50esimo anniversario di ordinazione presbiteriale di Don Gigi Manca: Squinzano lo festeggia con la Santa Messa Giubilare

Per capire bene la vita di un sacerdote occorre sviscerare le sue opere, seguire i suoi passi, conoscere la sua storia. Solo così si può provare davvero a guardare il mondo con i suoi occhi

cogliendo quelle sfaccettature che solo un uomo di Dio fedele, alacre ed operoso come lui è riuscito a captare in tutti i suoi anni di servizio. Cinquanta, con esattezza. Ricorre, infatti, il 25 ottobre 2023, l'anniversario di Ordinazione presbiteriale di Don Gigi Manca, che con noi ha condiviso qualche informazione della sua vita dedicata a Dio e alla gente, permettendoci di "navigare nella sua vita di prete". Un prete che ha cercato sempre l'essenziale nelle omelie, nelle catechesi, nelle conversazioni con la gente, nell’organizzazione delle feste patronali e in tante altre iniziative. "In modo particolare - racconta - ho sperimentato il primato dell’essenziale con le tante generazioni di giovani che ho avuto la fortuna di incontrare in parrocchia. La mia proposta nei loro confronti è stata da subito quella della preghiera di tipo monastico, ritiri spirituali mensili, campo scuola estivi in montagna, raccolta della carta e dei vestiti usati per tutto il paese il cui ricavato dalla vendita andava sempre ai missionari o a qualche famiglia molto povera. Non sempre e non tutti i giovani hanno risposto positivamente a queste mie proposte, ma non per questo ho mollato di un centimetro".
Ordinato sacerdote a 23 anni da Mons. Minerva, si laurea in filosofia, licenza e dottorato in Teologia e Scienze patristiche ed è parroco alla Matrice di Campi Salentina per 20 anni, oltre che direttore dell’ISSR di Lecce poi divenuto ISSRM “Don Tonino Bello” fino al 2020, e docente di Patrologia presso l’ISSR di Lecce, presso l’Istituto Teologico di S. Fara a Bari (dove ha insegnato per 32 anni), presso l’Istituto Teologico di Molfetta e all'Istituto Ecumenico Patristico “S. Nicola”.
Una vita piena, costellata di incontri, riconoscimenti, emozioni, nomine e tanti incarichi, come ad esempio quello di Direttore dell’ufficio diocesano per l’ecumenismo, Postulatore per la causa di canonizzazione del Servo di Dio mons. Nicola Riezzo, Vicario episcopale per la cultura con Mons. Ruppi, Vicario Generale con Mons. Seccia, e le tante pubblicazioni di contenuto patristico, fra cui "Il Primato della volontà in Agostino e Massimo il Confessore", Armando, Roma 2002; "Credendo amiamo. La fede raccontata da Agostino", VivereIn, Monopoli 2013 (2a edizione); "Sono diventato una gigantesca domanda. Colloquio con Agostino", VivereIn, Monopoli, 2017, "Il sapore della fede", VivereIn, Monopoli 2023. Tante opere ma un unico comune denominatore: la passione per la predicazione agostiniana a cui dedica gran parte del suo lavoro letterario e dei suoi studi.
"La mia vita di parroco - dice ancora - è stata un'avventura dal suo inizio al suo termine, un’esperienza che mi ha arricchito ogni giorno, una fatica che mi ha temprato, una sicurezza che mi ha salvaguardato dal pericolo di chiudermi in me stesso, un amore che non si è mai esaurito, una prova che ha rivelato le mie fragilità, la mia grande famiglia, un ricordo mai divenuto nostalgia ma gioia e gratitudine, una palestra di spiritualità e di pastorale in cui mi sono allenato senza stancarmi mai, una promessa mantenuta e da rinnovare sempre".

È stata questa, in sostanza, l’esperienza venticinquennale vissuta a Campi Salentina nella parrocchia “S. Maria delle Grazie”, prima come vice-parroco e poi da parroco per vent’anni. "Quando il pensiero va a quegli anni - continua - il cuore si riempie sempre di gioia. Nessuna nostalgia ma tanta gratitudine. Dopo aver lasciato Campi, ho prestato poi aiuto nelle due parrocchie di Squinzano, S. Nicola e Mater Domini. Il ministero a Squinzano è stato veramente ridotto all’essenziale, tenendo conto degli impegni accademici. Oltre la celebrazione dell’eucaristia quotidiana e del sacramento della riconciliazione, ricordo i colloqui con tante persone, i momenti di spiritualità, gli incontri culturali. A Squinzano ho avuto l’onore della prima presentazione di alcuni miei libri alla presenza degli arcivescovi. Sempre a Squinzano ho avuto l’altro onore di lavorare come postulatore della causa di canonizzazione del Servo di Dio mons. Nicola Riezzo. Questa forma di ministero “di lato” senza responsabilità dirette, ha contribuito a farmi comprendere ancor più il bisogno di collaborazione fra i presbiteri e il suo grande valore ascetico quando la si esercita a prescindere dal ruolo che si ricopre. Sempre in questo spazio di tempo, Mons. Ruppi mi ha chiamato ad essere vicario episcopale per la cultura e negli ultimi quattro anni, per volontà di mons. Seccia, ho ricoperto l’incarico di vicario generale. Dal 2020 sono rettore della chiesa dell’Addolorata a Trepuzzi, ben collegata con la parrocchia di riferimento, la Chiesa matrice; un’altra comunità, quella dell’Addolorata, che nella sua semplicità ed essenzialità di vita, mi edifica ogni giorno. Incontro persone che amano pregare e crescere nella fede".

"Di tutto questo - conclude - voglio ringraziare il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; e farlo insieme con la mia Chiesa. Mi affido al santo vescovo d’Ippona, Agostino, guida, ispirazione del mio studio, della mia attività pastorale, della mia spiritualità. Alla Madre di Dio affido il mio cuore e tutti i sentimenti di gioia e gratitudine che non riesco ad esprimere, perché sia Lei a gestirli. Affido a Lei anche il mio bisogno di purificazione perché mi dia una mano ad attuarlo ogni giorno, attingendo alla divina Misericordia. Un grazie ai miei cari genitori che mi hanno generato alla vita e alla vita cristiana aiutandomi con grandi sacrifici a far crescere in me l’uomo e il cristiano. Un grazie ai miei fratelli, cognate, nipoti, con i quali condivido la gioia di essere uniti, concordi e molto collaborativi. Un grazie ai vescovi, Francesco Minerva, Michele Mincuzzi, Cosmo Francesco Ruppi, Domenico D’Ambrosio e Michele Seccia, miei padri nel sacerdozio".

Parole toccanti dalle quali emerge tutto l'amore sincero e appassionato per la legge di Dio e per la sua comunità, che lo festeggia in questo 50esimo anniversario così importante con la Santa Messa Giubilare presieduta dall'Arcivescovo Metropolita di Lecce Mons. Michele Seccia il 25 ottobre 2023 alle ore 19.00 nella Chiesa Madre di Squinzano, la comunità che lo ha sempre stimato e seguito nelle sue tante opere di carità e amore per il prossimo.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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