Trepuzzi dice no al Decreto Salvini, «aumenta i clandestini e porta meno integrazione»

È stato votato, nel Consiglio Comunale di Trepuzzi del 21 novembre 2018, l’Ordine del Giorno riguardante una campagna di mobilitazione territoriale permanente, tesa alla valorizzazione e alla promozione dell’accoglienza e dell’integrazione con il sostegno della rete Sprar.

Il Consiglio ha votato l’Ordine del Giorno proposto dal capogruppo di maggioranza “Solidarietà Lavoro Democrazia”, Cons. Giuseppe Rampino e dall’Assessora alle Politiche Sociali, Lucia Caretto, in cui si esprime profonda preoccupazione circa gli effetti discendenti dall’applicazione decreto legge n.113 “disposizioni urgenti in materia di rilascio di permessi temporanei per esigenze di carattere umanitario nonché in materia di protezione internazionale, di immigrazione e di cittadinanza”, comunemente ribattezzato “Decreto Salvini”, auspicandone l’immediato ritiro da parte del Governo, e facendo assumere all’assise comunale, formale impegno, al fine di far convergere  tutti gli attori istituzionali e non, a vario titolo coinvolti, nei processi di integrazione.

A tal proposito, l’assessore Caretto ha dichiarato: “Il Consiglio Comunale ha approvato il nostro odg che chiede la revoca del decreto sicurezza ribattezzato ‘Decreto Salvini’. Si tratta di una normativa pericolosa, inumana ed ingiusta che mira a restringere lo spazio di alcune minoranze (immigrati) per rendere più sicura la maggioranza (italiani) ma che in realtà porterà solo all’aumento di irregolari e clandestini, insieme alla crescita di disagio e indigenza. Per ragioni puramente ideologiche si mira a smantellare o comunque a ridimensionare il sistema Sprar, un modello capace di funzionare bene e di creare interazione tra i beneficiari dei progetti e le comunità ospitanti”.

Le misure del Decreto Salvini riguardanti l’immigrazione, mirano a ridurre ai minimi termini, se non smantellare, il sistema di accoglienza SPRAR, modello- sebbene con denominazioni diverse, adottato in diversi paesi dell’Unione Europea- che conta n.877 progetti finanziati, n.754 Enti coinvolti, n.35.881 persone accolte, di cui n.3.500 minori non accompagnati e n.734 con disagio mentale e disabilità. Il modello di “accoglienza” proposto dal provvedimento su evocato, elettivo dei cosiddetti CAS e CARA, inoltre, elimina ogni strumento di integrazione per richiedenti asilo, vanificando esperienze concrete e virtuose di solidarietà, neutralizzando i programmi di accoglienza finalizzati a dare risposte ordinarie, strutturate, controllate e non emergenziali. Ancora, il Decreto Salvini esclude gli Enti Comunali e dunque le comunità locali da ogni processo decisorio in ordine alle politiche di accoglienza e gestione dei migranti, non prevedendo l’assenso dei Sindaci ovvero degli organi Municipali preposti circa l’apertura di nuovi CAS e CARA. Questo potrebbe portare aumento della presenza di immigrati irregolari sul territorio nazionale, una gestione poco trasparente delle politiche dell’accoglienza, la cancellazione di tutte le buone pratiche poste in essere nelle comunità locali volte all’integrazione.

Il Comune di Trepuzzi è da sempre attento alla promozione di azioni ed eventi volti alla sensibilizzazione sociale e culturale, i cui obiettivi primari siano l’accoglienza e l’integrazione sociale, non ultimo l’adesione al progetto  “Chiave di Volta – Accoglienza in Famiglia” promosso da Arci Comitato territoriale di Lecce in coordinamento con i Comuni del territorio aderenti, il cui fine precipuo è avviare un percorso rivolto a famiglie e cittadini del territorio salentino che intendano ospitare un/una rifugiato/a neo-maggiorenne per un periodo temporale di massimo tre mesi nella propria casa, accompagnandolo attivamente nel suo processo di inclusione sociale, e realizzando crescita umana, sociale ed economica.

Il modello di gestione dei flussi migratori e dell’accoglienza proposto, rischia di produrre maggiore immigrazione irregolare, cancellare tutti i processi di integrazione posti in essere dall’Ente e imporre un modello, quello dei CAS, che a Trepuzzi ha già pesantemente fallito; perciò il Sindaco e la Giunta chiedono al Governo di sospendere, in via transitoria fino a conclusione dell'iter parlamentare, gli effetti dell'applicazione del Decreto Legge n. 113/2018, in quanto tale iniziativa si ritiene inefficace oltreché riduttiva a fronte dei rischi sociali ed economici correlati all’applicazione del Decreto Salvini.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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