Quindici anni fa l’attentato di Nassiriya, Alessandro Carrisi ricordato dalla sua città natale

Sono trascorsi quindici anni da quando il primo caporal maggiore Alessandro Carrisi, di Trepuzzi, allora ventitreenne, perse la vita in uno degli attentati più tristi della storia italiana.

Era l’alba del 12 novembre 2003, infatti, quando nella città irachena di Nassiriya, un’autocisterna esplose in una delle due sedi dell’Operazione Antica Babilonia, la missione di pace italiana in Iraq, in cui erano impegnati tremila uomini, tra cui 400 Carabinieri. L’esplosione distrusse la palazzina dove aveva sede il comando, e provocò la morte di ventotto militari, dei quali diciannove italiani. Tra questi, il trepuzzino Alessandro Carrisi, mai dimenticato dalla sua comunità, che gli ha anche intitolato una scuola della città, e che ogni anno rinnova la sua memoria e il suo ricordo con commemorazioni e celebrazioni in onore del suo sacrificio. Così come accadrà domani, 12 novembre, con la Cerimonia Commemorativa organizzata dal Comune e dalla Sezione A.N.S.I. di Trepuzzi; la cerimonia avrà inizio alle ore 10 con il raduno presso la Scuola Elementare “A. Carrisi” delle autorità civili, militari, ecclesiastiche, delle associazioni, degli alunni, degli insegnanti e della cittadinanza tutta. Dopodiché, alle 10.30, si proseguirà con l’Alzabandiera, la deposizione di un omaggio floreale in memoria del Caporal Maggiore morto nell’attentato di quindici anni fa, e la lettura della Preghiera del Soldato da parte di un ragazzo del Consiglio Comunale con vari interventi degli alunni che interagiranno con canti e recitazioni. Prima del termine della cerimonia, si terranno poi due discorsi solenni da parte del Sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, e del Dirigente Scolastico Prof.ssa Annamaria Valzano

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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