Ergastolo a Taurino. La figlia del ciclista ucciso: «Per lui solo indifferenza»

Trepuzzi- Casalabate. È stata emessa nella mattinata del 14 giugno 2017, la sentenza che non lascia speranza al trepuzzino 35enne, Andrea Taurino, per il quale si prospetta il carcere a vita.

Il Gup Vincenzo Brancato ha, infatti, condannato all'ergastolo il 35enne il quale, il 22 gennaio scorso, investì con la sua Fiat 500, il ciclista Franco Amati, “Mesciu Franco”, come lo ricordano gli amici e i compaesani, mentre percorreva, in bicicletta, via Monticelli, a Casalabate, insieme all'amico Ugo Romano. L'avvocato dell'uomo, Antonio Savoia, si dichiara scontento per quella che secondo lui è una “sentenza ingiusta”, avendo asserito, nei diversi processi, che quello in questione era stato solo un incidente, e non un atto guidato da intenzionalità. La sentenza finale, però, non ha condiviso il parere del legale, condannando il trepuzzino, che era accusato di omicidio volontario, tentato omicidio e lesioni personali, con l'aggravante dei futili motivi e dell'aver agito sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, all'ergastolo e al versamento di 25 mila euro alle parti civili che si sono costituite nel processo. Savoia, intanto, fa sapere che, appena depositate le motivazioni della sentenza, proporrà ricorso in appello, mentre la figlia della vittima, commenta così la sentenza: “Niente e nessuno mi riporterà indietro mio padre, ma almeno questa sentenza ci restituisce un po' di giustizia. Per lui? Non provo né odio né rabbia, solo indifferenza”.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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