Sindaco di Torchiarolo sui fatti di Lendinuso: social “nemici” delle buone relazioni

Riceviamo e volentieri pubblichiamo integralmente una nota del sindaco di Torchiarolo, Nicola Serinelli a commento di un pezzo pubblicato da TgNordSalento

a margine di un increscioso episodio accaduto nella giornata di Ferragosto a Lendinuso, marina di Torchiarolo, così come denunciato da un disabile di Squinzano, D.P. che in una lettera al giornale ha stigmatizzato il comportamento, a suo dire, irrispettoso da parte dei vigili urbani in servizio nella località balneare in merito all'occupazione del parcheggio per disabili ingombrato dall'auto della Polizia locale di Torchiarolo. Serinelli nella riflessione che segue, al di là del fatto avvenuto per il quale ha già avviato un'indagine interna allo scopo di far emergere la verità dei fatti, sottolinea quanto oggi sia urgente il ritorno ad una semplicità delle relazioni purtroppo sopraffatte dal ricorso, a volte inopportuno, ai nuovi media come canali “privilegiati” per l'accusa e la denuncia.

Frequento quasi quotidianamente la cara città di Squinzano che un po’ sento anche mia. Mi legano infatti amicizie che nel tempo hanno consolidato rapporti umani che conseguono a valori quali la solidarietà, la condivisione e il rispetto dovuto a tutti, in particolare a quanti vivono i disagi del bisogno. In questi giorni sono venuto a conoscenza della “denuncia di un diversamente abile: maltrattato anche dai vigili” ( notizia come riportata dal foglio locale tg Totem). Leggendo il titolo inizialmente ho provato disgusto, tramutato in rabbia quando ho appreso che l’episodio si sarebbe consumato in Lendinuso, località di mare di cui ho responsabilità di governo, in quanto sindaco”.

A tutta prima però - continua Serinelli- conoscendo la mia gente, quindi le solide radici fondate sul rispetto della persona umana, sono rimasto perplesso, … anche se la razionalità ( che sempre dovrebbe sovrintendere ad ogni nostra azione, specie quando si ricoprono ruoli di responsabilità), mi ha sollecitato a cercare di capire cosa fosse realmente accaduto ancor prima di procedere alla contestazione di addebiti, nonché alla remissione delle scuse verso il protagonista di questa storia”.

Rilevo subito che mi avrebbe fatto piacere acquisire direttamente dall’interessato e/o dai familiari la denuncia come resa invece ai giornali, così non è stato. Ritenendo il Comune una delle “agenzie educative” più importanti sul territorio, sento di dover rilevare quanto sia poco corretta e poco educativa l’abitudine di interloquire per ogni accadimento che si registra nelle nostre realtà locali da subito (e spesso anche solo) con i mezzi della comunicazione sociale (giornali, TV, striscia la notizia, facebook, ecc..), così provocando condanne verso tutto e tutti, orchestrate spesso da improvvisati “giudici dell’inquisizione”, atteggiamenti che promuovono a catena la cultura del linciaggio, del sospetto, del tutto va male, rischiando così di buttar via insieme con l’acqua sporca anche i bambini; cultura che dovremmo invece rivedere perchè reputo non corretto gettar fango sulla genericità degli operatori (nel caso in ispecie quelli delle polizie locali, molti dei quali ogni giorno svolgono il proprio dovere, con abnegazione, senso di responsabilità spesso in condizioni anche di estremo disagio) invece di risalire alle responsabilità seguendo i canali ordinari del rispetto dei ruoli, delle funzioni e soprattutto delle regole che conseguono ad una civile ed ordinata convivenza”.

Il sindaco Serinelli, poi, incalza ancora, affermando: “Spiace dirlo ma si sta affermando sempre più nelle nostre comunità la cattiva abitudine di trascurare i rapporti relazionali che in passato hanno reso le stesse realtà terre fertili di umanità. Mi sarei aspettato di essere messo a conoscenza “de visu”, comunque con una lettera indirizzata a me, in quanto responsabile della città, oltre che naturalmente al nostro Comandante”.

In presenza di una denuncia era ed è mio precipuo dovere acquisire ogni utile informazione; sapevo già che nei giorni precedenti i fatti come denunciati, era stata emessa apposita ordinanza di chiusura di tutto il centro della marina al traffico al fine di consentire un ordinato svolgimento delle celebrazioni programmate in onore della Vergine Assunta, in particolare la processione.

Dal Comandante (al quale ho reso gli indirizzi di mia competenza per effettuare un’ indagine interna e contattare il cittadino per comprendere le ragioni alla base di quanto denunciato) apprendo che di fatto le strade menzionate nella denuncia erano precluse al traffico e che comunque i vigili in servizio hanno consentito al disabile l’accesso alla piazza. E’ del tutto evidente che al momento sarà mia cura e premura non solo individuare il cittadino e i suoi familiari ma anche acquisire, attraverso indagini interne, ogni utile elemento legato all’eventuale mancato servizio verso la persona da parte dei miei vigili prima di attivare le procedure previste da leggi e regolamenti,… laddove dovessero evincersi responsabilità connesse agli organi vigilanti.

Sono fiducioso che la verità emergerà, allora, solo allora sarà permesso emettere giudizi (che purtroppo sui social imperversano gratuitamente) sugli attori, tutti gli attori, della delicata, quanto incresciosa vicenda”- conclude il primo cittadino.

 

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

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