Avrebbe cercato di entrare nell'Abbazia di Cerrate durante la notte, ma scatta l'allarme

Pensava di farla franca, forse anche rassicurato dalla poca gente in giro in questo periodo invernale, e invece sarebbe finito dritto agli arresti domiciliari prima, e in carcere poi. Intorno alla mezzanotte di lunedì, infatti, un uomo si sarebbe introdotto nell'Abbazia di Cerrate, lungo la provinciale che collega Squinzano a Casalabate, facendo scattare l'allarme, proprio a ridosso della sua riapertura al culto, dopo quarant'anni di inattività. Immediato l'intervento dei vigilanti della Velialpol che, dopo aver trovato aperto la recinzione della struttura e un vetro della porta d'ingresso rotto, avrebbero contattato i Carabinieri, poi giunti poi sul posto. Questi avrebbero trovato l'uomo, D.T., 58 anni, di Leverano, nascosto sotto a un tavolo, all'interno dello stabile, che aveva già messo da parte soldi e un computer da portare via, e lo avrebbero posto ai domiciliari, dopo una nottata trascorsa in questura. Ma il 58enne, di stare in casa, proprio non voleva saperne. Dopo la notifica dei domiciliari, infatti, pare il leveranese si fosse nuovamente allontanato da casa, fino al fermo da parte dei Carabinieri di Campi Salentina che, questa volta, gli hanno aperto le porte del carcere.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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