Intervista a Biagio Putignano, eclettico compositore pugliese impegnato su più fronti

Biagio Putignano, compositore e didatta pugliese, dal 2000 è titolare della Cattedra di Composizione presso il Conservatorio di Bari, e si distingue per il suo essere eclettico e vincente in diversi campi.

L’inizio di questo 2019, infatti, lo vede impegnato su molteplici fronti: uscite discografiche, conferenze, prime assolute, di cui lui stesso ci parlerà nell’intervista che segue.

 Ci racconti le sue ultime esperienze e le tante novità dell’ultimo periodo

 “In effetti, è stato un inizio d’anno spumeggiante: a gennaio l’etichetta TACTUS ha messo sul mercato il mio ultimo CD di opere per organo, magistralmente registrato da quel gran virtuoso dell’organo che è Pier Damiano Peretti. Sempre in gennaio a Ratisbona è stata eseguita in prima mondiale ABIME PARMI NOS per doppio ensemble e coro, commissione della locale Hochschule. A brevissimo l’etichetta nostrana CORRADO PRODUCTIONS pubblicherà il DVD dell’operina da camera LA SECONDA ATTESA DI EURIDICE; ed infine questa meravigliosa esperienza degli incontri DI CASA IN CASA, organizzati dall’Ass.ne NOVA LIBER ARS, incontri atti a raccontare la musica dal di dentro, fortemente voluti da Emanuela Rucco e Antonio Soleti, con la partecipazione della pianista Maria Grazia Lioy e della sua scuola, mi hanno permesso di cimentarmi in un’impresa ardita, ma che mi ha regalato grande soddisfazione!”. 

A proposito di questi incontri, si potrebbe azzardare un bilancio a ‘manifestazioni ancora in corso’?

 “È stata una sorpresa per tutti, sia per me, per gli organizzatori e per i musicisti che si sono esibiti con talento e appropriatezza interpretativa. Fare una carrellata veloce tra gli stilemi tipici delle varie epoche ha rappresentato una sfida per tutti. Ma vista l’affluenza di pubblico, devo ammettere che l’associazione NOVA LIBER ARS ha saputo ben intercettare al momento giusto le esigenze di un’ampia fetta di fruitori di musica, molti dei quali semplici ‘amatori’. Questi incontri, tra l’altro, mi hanno permesso di approfondire molti aspetti dei linguaggi musicali storicizzati, verso i quali –per deformazione ‘lavorativa’– il distacco è professionale. Ma alla fine è stato salutare per me trovare il modo di semplificare al massimo la rappresentazione dei ‘pensieri’ dei vari compositori affrontati, grazie anche all’ausilio di proiezioni, di grafici, di esempi musicali, ecc”.

 La musica quindi quale strumento di trasmissione del sapere?

 “Non solo: quando la trasmissione del sapere è ben padroneggiata essa diventa la conoscenza; ad un grado superiore essa si trasforma in ‘sapienza’; ed è ciò di cui si va in cerca, oggi! Non basta la semplice conoscenza, che può essere occasionale o mediata da molte forme più o meno nobili di trasmissione del sapere. Ma oggi si cerca di avvicinarsi alla sapienza, che dà accesso alla comprensione del pensiero. Ecco ciò che si sta tentando di fare con questa operazione DI CASA IN CASA: accedere, attraverso la conoscenza, a forme di sapienza per leggere il pensiero espresso sotto forma di suoni che alcuni grandi Autori del passato ci hanno lasciato come eredità intellettuale”. 

Rimane un ultimo incontro: il più difficile?

 “Non solo il più difficile, perché ci si addentrerà nei meandri della complessità contemporanea, ma anche quello più affascinante, perché mescolerà varie teorie artistiche ad altrettante teorie scientifiche. Il ritorno ad un connubio musica-scienza, che sin dall’antichità era saldo ed indiscusso, è stato messo in discussione dal romanticismo per poi ritornare prepotentemente alla ribalta ai nostri giorni. Il coinvolgimento sarà totale, visto che saranno anche eseguite delle mie composizioni recenti, costantemente presenti nei repertori di molti interpreti internazionali”. 

Musica come pensiero, ermeneutica di una società ‘liquida’ e sempre in movimento.

 "Come diceva Giovanni Piana, il grande filosofo italiano recentemente scomparso, la musica «…rappresenta il punto che congiunge cielo e terra, che stabilisce un vincolo, nell’eterno ciclo della vita e della morte, tra uomini e divini. In questo modo la musica giunge al centro stesso dell’esistenza: certo, purchè si sia disposti ad ammettere che questo centro non sia dentro il mondo, ma altre, “fuori di noi”, “fuori del tempo»”.

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

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