Liverani. Col Torino per ripartire. "Abbiamo difficoltà ma restiamo uniti tutti quanti"

di Thomas Invidia 01 Febbraio 2020

A poche ore dalla partita contro il Torino, il tecnico del Lecce, Fabio Liverani, ha convocato i seguenti giocatori: Vera, Petriccione, Lucioni, Paz, Donati, Mancosu, Lapadula, Falco, Shakhov, Rossettini, Deiola, Monterisi, Saponara, Dubickas, Vigorito, Calderoni, Oltremarini, Rispoli, Maselli, Rimoli, Majer, Sava, Chironi, Barak. In conferenza stampa il tecnico ha toccato vari temi.

"Per quel che riguarda il mercato, credo che abbiamo cercato di occupare le caselle mancanti. Qualcosa siamo riusciti a fare, volevamo fare qualcosina in più e non ci siamo riusciti e quindi chiudiamo con venti giocatori di movimento, definitivi. Questa è l'unica paura a livello numerico, dato che per noi è rischioso perderne tre o quattro contemporaneamente. Dobbiamo sperare e avere un pizzico di fortuna, sperando che il girone di ritorno non ci faccia perdere giocatori durante questi ultimi quattro mesi. Per quanto riguarda il Torino, non sono uno che si guarda molto indietro: è troppo lontana la partita di andata per tirare fuori degli spunti. Loro sono cresciuti, noi siamo cresciuti. È una partita totalmente differente ed è una partita per noi importante, che ci serve per ripartire sapendo le difficoltà che ci crea il Torino, una squadra costruita per un obiettivo diverso dal nostro. Noi dobbiamo cercare comunque di poter fare punti con tutti, abbiamo grande rispetto ma vogliamo fare risultato. Sappiamo che sarà una partita difficile. Per i nuovi arrivati, che vedremo oggi nella rifinitura, sono messi discretamente a livello fisico e credo ottimamente a livello emotivo. Per il credo calcistico, c'è bisogno di un tempo per le richieste a cui altri sono abituati. Barak ha giocato in un centrocampo a tre, per Saponara è un ruolo naturale. Hanno alzato la competitività e la qualità tecnica. Hanno alzato quello che volevamo. La convocazione di Petriccione è per vedere se può dare una disponibilità”.

A chi chiede di Imbula, il tecnico giallorosso risponde così: "Chiedete al direttore sportivo come dovrà essere gestito chi non è stato ceduto in questa sessione di mercato. È un bene della società e vedranno loro. Non c'è tanto spazio a centrocampo, è numericamente pieno.

Numericamente, quattro giocatori davanti possono essere un numero giusto. Le condizioni di Farias sono preoccupanti, non si riesce a farlo allenare con continuità e a metterlo in una condizione di essere atleta e giocatore a disposizione. Speriamo che sia in fase di soluzione e che non possa avere più problemi. Se oggi il Lecce è legato ad altre squadre, è perché per vari motivi abbiamo perso partite noi come altre squadre. La classifica, come sempre, alla lunga delinea i valori delle squadre e i valori di quello che hanno dato sul campo: se oggi ci sono quattro squadre legate da un punto, con una media bassa in campionato, vuol dire che le difficoltà sono diffuse. Sennò c'era un'altra classifica. Ci sono differenze mentali, atletiche, tattiche, tecniche. È un dato di fatto. La bravura nostra può essere quella di tenere dentro altre squadre nella lotta per non retrocedere. Tre vanno giù, la bravura nostra dovrà essere quella di alzare il livello della squadra e di segnare di più. Dobbiamo lavorare di più. Non avere a disposizione giocatori per un lungo periodo è una difficoltà. Il Lecce è troppo legato emotivamente al subire rete, si emoziona troppo. Si deve concentrare meglio. Tuttavia, una squadra o sta bene o non sta bene, non ci sono vie di mezzo. Sappiamo come allenarci e migliorare, ma siamo legati al risultato. Barak e Saponara hanno 50% di possibilità di giocare. Devo capire come posso sfruttare i nuovi giocatori. Il modulo lo devo adattare. Difesa a tre o a quattro devo decidere." Saponara è trequartista, devo capire come gestire la situazione in mezzo al campo. Che minutaggio hanno questi giocatori? Devo ragionare su una serie di situazioni. Tutti i giocatori arrivati qui saranno utili per aiutare, per dare delle alternative. Tutti i giocatori presi sono forti, hanno delle qualità indiscusse. Sono tutti giocatori che non giocavano mai, questo deve farci riflettere. Noi crediamo nei giocatori che abbiamo preso e crediamo che possiamo fare meglio. Tutti questi vengono ad aiutare, a migliorare, ma non vengono a risolvere da soli i problemi. A me il tifoso ha sempre dato stimoli, grande forza. In questo percorso a Lecce, sono i tifosi sono stati un valore aggiunto. Questa squadra è stata riportata nel palcoscenico più importante d'Italia. Per me, i tifosi sono uno stimolo. Quello che io posso garantire ai tifosi è che questa squadra lavora al massimo, vive per l'ambiente e per la società. Abbiamo difficoltà, ma rimaniamo uniti tutti quanti.

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