In episcopio il primo incontro interreligioso: presenti i rappresentanti di tante comunità

Si è svolto nel pomeriggio di ieri il previsto incontro che ha trovato una grande accoglienza dai rappresentanti delle confessioni religiose presenti in città.

La vostra presenza è un grande segno di amicizia - così l’arcivescovo Michele Seccia ha salutato i partecipanti -, di una sensibilità sostenuta dalla certezza che la parola dell’amore è unica per tutti. Essa ci unisce e ci guida nella stessa direzione, verso l’assoluto che ci salva. Questo segno ci convince ancor di più che pur essendo distinti nella fede e nella cultura, non siamo distanti, ma uniti da valori comuni”.

L’incontro, che si è tenuto nell’episcopio di Lecce e che è stato promosso dall’Assessorato alle pari opportunità del Comune di Lecce, è nato dall’appello dell’Imam di Lecce, Saiffedine Maaroufi, che dalle colonne della Gazzetta del Mezzogiorno, qualche giorno fa lanciava la proposta di istituire a Lecce una Giornata del dialogo interreligioso allo scopo di “combattere l’ignoranza e i pregiudizi” verso i cittadini di fedi e culture diverse e “apparentemente opposte”, ha registrato la presenza, oltre che dello stesso rappresentante della comunità islamica della città, anche quella di Furio Aharon Biagini in rappresentanza dell’Ebraismo pugliese, della prof. Isabelle Oztarciyan, del Papas Giovanni Giannoccolo in rappresentanza della comunità ortodossa costantinopolitana, di Padre Petre Laurentiu Sehiopu della comunità ortodossa rumena, della signora Vinujah Selvendiran della comunità Indù Tamil e i rappresentanti della comunità cattolica filippina operante a Lecce presso la chiesa di San Matteo. I rappresentanti delle chiese valdese e avventista hanno assicurato il loro sostegno all’iniziativa pur essendo impossibilitati ad essere presenti.

È una giornata da ricordare per la città - ha dichiarato l’assessore alla pari opportunità del comune di Lecce, Silvia Miglietta - perché lanciamo un messaggio di fratellanza e di tolleranza che ci consente di guardare al futuro con fiducia. L’amministrazione comunale di Lecce è orgogliosa di essere parte attiva di questo processo che ci porta a prendere esempio dai nostri figli che nelle scuole, nelle attività sportive, nella loro quotidianità ci offrono ogni giorno l’esempio di come in fondo sia semplice per le persone di buona volontà superare ogni differenza e vivere serenamente insieme”.

Sarebbe bello - ha ribadito l’imam Maaroufi - costruire un cammino condiviso che esalti i valori che ci uniscono e che ci veda uniti nella preghiera anche quando eventi drammatici etichettati da motivi religiosi, sconvolgono il cammino dell’umanità in tante parti del mondo”.

All’incontro hanno preso parte anche alcuni esponenti della Caritas diocesana, dell’Azione Cattolica diocesana e dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Era presente anche l’assessore alla cultura del comune di Lecce, Antonella Agnoli. I due assessorati (pari opportunità e cultura), nelle prossime settimane, metteranno nero su bianco per raccogliere le proposte emerse dalla riunione odierna e formulare un’ipotesi condivisa per istituire una giornata di testimonianza interreligiosa di scambio e di preghiera comune per la città.

Anche noi - ha così concluso l’incontro l’arcivescovo Seccia - in qualche modo, attraverso questa nostra testimonianza, operiamo tutti per il bene comune. Dobbiamo insieme continuare su questo binario coinvolgendo in questa avventura coloro che credono nella necessità di dover creare le condizioni per una convivenza pacifica nella nostra città e di dover allontanare con coraggio le diffidenze causate da azioni disumane che sicuramente non possono trovare fondamento e ragione in alcuna fede”.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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