Campi Salentina: crisi risolta? I quattro fuoriusciti dalla maggioranza passano all'attacco

a cura della 10 Dicembre 2023

Il comunicato del vertice provinciale del PD e di Con è paradossale. Fina si è dovuto rivolgere e ai suoi sponsor leccesi per benedire un inciucio che va ben oltre la peggiore politica.

Non basterà nemmeno l’eventuale intervento di Elly Schlein per giustificare la squallida operazione politica che prevede l’ingresso di Giuseppe Renis in maggioranza, non di un consigliere qualunque, ma del candidato sindaco alternativo a Fina, colui che ha guidato l’opposizione contro l’attuale sindaco per oltre quattro anni. I due candidati sindaco diametralmente opposti hanno orchestrato una vera trattativa da mobilieri della politica che prevede scambi di poltrone, di incarichi e arredamenti vari. Si tratta di una vera e propria campagna acquisti intrisa di trasformismo e di opportunismo. Non provassero a tirare in ballo i partiti, la politica e le coalizioni perché non c’entrano nulla. Anzi, tale scenario sta disgustando anche molti cittadini tradizionalmente vicini alle forze del centro sinistra. Non basterà nemmeno l’intervento del segretario generale dell’ONU o della presidente della commissione europea per giustificare l’ingiustificabile. Non si è mai visto che un candidato sindaco a capo dell’opposizione vada a fare da stampella per sei miseri mesi al sindaco dimissionario dopo avergli fatto la guerra e al quale non ha risparmiato accuse e offese. A tal proposito, risulta utile ricordare la posizione di Dario Stefàno stesso che nel 2019 sfidò Fina, affermando che quest’ultimo non avrebbe mai fatto il sindaco di Campi e ora si ritrova ad elemosinare un posto in giunta per uno dei suoi per qualche mese. C’è da dire che almeno Marrocco e Delli noci hanno svelato quello che Fina tramava da tempo e cioè di archiviare il progetto della coalizione civica e trasversale, escludendo chi ha mostrato dedizione, spirito critico e attenzione, senza mai far venire meno il sostegno e la fedeltà al progetto politico di “Idea Campi”. Quello di Fina è un vero e proprio tradimento del mandato elettorale. Questa manovra di Palazzo potrà pure tenere attaccato alla sua cara poltrona il sindaco per altri sei mesi, ma sancisce di fatto il commissariamento di Campi da parte di alcuni notabili della sinistra provinciale, personaggi che non conoscono minimamente le dinamiche cittadine. L’antifascismo della sinistra vale a giorni alterni. Oggi Fina, una storia tra Msi e Alleanza Nazionale, diventa a tutti gli effetti icona della sinistra più estrema.
Ora è giunto il momento di mettere in campo un progetto politico alternativo, realmente civico, che vede in campo donne e uomini moderati nelle idee e nel modo di essere.


Caretto Davide
Cantoro Francesco
De Luca Francesco
Spalluto Alessandra

Redazione

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