Cronaca

Pensava di farla franca, forse anche rassicurato dalla poca gente in giro in questo periodo invernale, e invece sarebbe finito dritto agli arresti domiciliari prima, e in carcere poi. Intorno alla mezzanotte di lunedì, infatti, un uomo si sarebbe introdotto nell'Abbazia di Cerrate, lungo la provinciale che collega Squinzano a Casalabate, facendo scattare l'allarme, proprio a ridosso della sua riapertura al culto, dopo quarant'anni di inattività. Immediato l'intervento dei vigilanti della Velialpol che, dopo aver trovato aperto la recinzione della struttura e un vetro della porta d'ingresso rotto, avrebbero contattato i Carabinieri, poi giunti poi sul posto. Questi avrebbero trovato l'uomo, D.T., 58 anni, di Leverano, nascosto sotto a un tavolo, all'interno dello stabile, che aveva già messo da parte soldi e un computer da portare via, e lo avrebbero posto ai domiciliari, dopo una nottata trascorsa in questura. Ma il 58enne, di stare in casa, proprio non voleva saperne. Dopo la notifica dei domiciliari, infatti, pare il leveranese si fosse nuovamente allontanato da casa, fino al fermo da parte dei Carabinieri di Campi Salentina che, questa volta, gli hanno aperto le porte del carcere.

Una morte inaspettata quella di B.C., 79 anni, di Salice Salentino, l'anziano ricoverato da circa un mese presso l'Ospedale 'Vito Fazzi' di Lecce, ma che non sarebbe mai stato in pericolo di vita.

Sarebbero state alcune denunce giunte alla Procura di Lecce, la causa scatenante delle indagini che hanno interessato un canile privato di Campi Salentina, proprietà di un 74enne del posto.

Ancora scarichi abusivi nelle nostre campagne, un problema purtroppo già noto a molti e di cui la nostra testata ha più volte parlato, dopo le denunce di alcuni cittadini.

Non c'è pace per negozianti e dipendenti delle attività commerciali del Salento, minacciati dal pericolo 'rapine' che da qualche tempo è tornato a farsi sentire prepotentemente.

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