Rifiuti o costi di smaltimento: aumenti ingiustificati, il Tribunale dà ragione ai Comuni

a cura della 18 Maggio 2023

La Quarta Sezione del Consiglio di Stato, organo ausiliare del Governo, ha pubblicato di recente due sentenze che potranno far dormire sogni tranquilli ai tanti cittadini e utenti che pagano regolarmente le tasse,

nello specifico quelle relative ai rifiuti. Si sarebbero risolti, infatti, alcuni contenziosi a causa dei quali si rischiava di dover pagare bollette salate in tutti i Comuni dell'ex Ato Le/1. Tra questi, insieme al Comune di Squinzano, anche Lecce, Arnesano, Calimera, Campi Salentina, Caprarica, Carmiano, Castrì, Copertino, Guagnano, Lequile, Leverano, Lizzanello, Martignano, Melendugno, Monteroni, Novoli, Porto Cesareo, Salice Salentino, San Cesareo, San Donato, San Pietro in Lama, Surbo, Trepuzzi, Veglie e Vernole. Una notizia che piace ai tanti contribuenti salentini i quali, secondo quanto riportato da altri notiziari locali, avranno anche diritto ad un rimborso da parte del Comune di Cavallino per le quote in eccesso versate dal 2011 al 2018, la cosiddetta Royalty (pagamento con cui si acquista il diritto di usare la proprietà di qualcun altro), di cui si è poi dimostrata l'illegittimità grazie al lavoro degli avvocati difensori dei cittadini dei Comuni elencati prima. Rimborsi e nessun rincaro, quindi, è il risultato delle sentenze emanate dal Consiglio di Stato, che ribadiscono come le tariffe dei cittadini devono prevedere solo la copertura dei costi effettivi per gestire i rifuti, e non gravare su di essi in caso di costi e spese derivanti da una possibile gestione poco oculata da parte della società che se ne occupa.

Redazione

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