Mario De Vitis. Ci lascia il vigile gentiluomo amato da tutta una città

Mario De Vitis aveva 76 anni. Più della metà della sua vita l'aveva dedicata allo Stato ed alla comunità squinzanese.

Giovanissimo si era arruolato in Polizia svolgendo servizio per qualche anno a Venezia nella Polizia Ferroviaria. Città nella quale conobbe Paola, la donna della sua vita che sposò e che gli diede due adorabili figlie, Valeria e Cristina. L'esperienza in Polizia fu altamente formativa e gli permise di svolgere servizio di polizia giudiziaria nel Corpo Dei Vigili Urbani Polizia di Squinzano. 

Ma le doti che hanno permesso a Mario di entrare nel cuore di tutti sono state altre. La sua estrema generosità e la sua infinità disponibilità. Era punto di riferimento per tutti. Amici, colleghi e cittadini. Se gli confidavi un problema questo diventava anche suo e non mollava fino a quando non era risolto. Per queste sue doti caratteriali guidò con successo il settore ambientale che gestiva la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade coordinando più di 40 operatori ecologici ed ottenendo risultati eccellenti svolgendo un ruolo delicato con passione, impresa, che altri prima e dopo di lui non sono riusciti a portare a termine con successo. Perchè Mario sapeva bene come si gestiscono le persone con umiltà ed impegno costante. In tutte le ore del giorno e della notte. La sua casa di Via Roma era per i colleghi e per gli amici un secondo ufficio dove si poteva andare a bussare sempre, in qualsiasi circostanza sapendo che la porta, Mario, l'avrebbe sempre aperta.

Ci lascia una persona speciale che ha lasciato il segno. Lavorare al suo fianco era sempre un'esperienza esaltante ed una lezione di vita. Nonostante non fosse arrivata l'era di internet e dei cellulari, lui riusciva ad essere sempre online. Inspiegabilmente te lo trovavi accanto nelle varie situazioni più difficili anche se non era in servizio, sempre pronto a darti una mano o un consiglio. “Io non sono un uomo di penna, sono un uomo di strada", ripeteva spesso. Ed era vero. Odiava le scrivanie e la burocrazia. Perchè lui, oltre alla testa, ci metteva anche il cuore. Era comprensivo e disponibile con chi aveva commesso una piccola infrazione, ma duro ed intransigente con chi l'aveva combinata grossa. 

Nel periodo in cui svolse servizio, spesso notturno, presso lo storico impianto di carburanti FINA in Via Stazione, divenne un punto di riferimento per gli "automobilisti in panne". Sempre pronto a darti una mano per "ripartire" anche se eri rimasto a secco di benzina e non avevi i soldi per comprarla. Anticipava lui sia che tu fossi un amico, un conoscente o un perfetto sconosciuto. 

Non è facile dire compiutamente in poche righe chi era Mario e cosa ci ha lasciato. Era di certo un uomo non comune. Un amico straordinario ed un vigile gentiluomo sempre pronto a soccorrere chi era in difficoltà. Un maestro per me e per chi ha compreso la grandezza del suo animo e ne ha saputo fare una lezione di vita.

Voglio pensare che ora abbia piazzato la sua tenda in un'immensa prateria verde. Pronto ad accoglierci, quando inevitabilmente lo andremo a ritrovare, con il suo grande cuore che batterà per sempre in quello di ognuno di noi. Ciao Mario. Grazie di tutto.

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

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