Il Virgilio-Redi investe sulla preparazione degli studenti con una rassegna filosofica itinerante

di Thomas Invidia 16 Gennaio 2020

Il Virgilio-Redi investe fortemente sulla preparazione degli studenti, insieme ad UniSalento, con la rassegna "Filosoficamente: riflessioni sul pensare e sull'agire. Rassegna itinerante".

Il Liceo è stato selezionato come scuola capofila per il progetto, elaborato dal Corso di Laurea in Filosofia e Scienze Filosofiche, dell'Università del Salento. L'iniziativa filosofica, tenuta in tre sedi scolastiche capofila, ossia il Liceo "Virgilio-Redi" (Lecce), il Liceo "Vanini" (area ionica) e il Liceo "Comi" (area adriatica), che è l'istituto ideatore di questa rassegna, ha visto il suo avvio nel mese di dicembre 2019 per concludersi nel mese di marzo 2020. Le lezioni, che potranno essere seguite fisicamente o in via telematica, sono tenute da professori universitari, dottorandi, laureandi e docenti degli istituti superiori come il dott. Fabio Sulpizio, il dott. Giorgio Mastrobisi, il dott. Igor Agostini, la dott.ssa Elena Laurenzi, il dott. Giorgio Rizzo,il dott. Ennio De Bellis, la dott.ssa Fiorella Retucci, la dott.ssa Nadia Bray, e la dott.ssa Adele Spedicati.

Il tema scelto quest'anno, "Uomo e natura", ha visto gli studenti del Liceo Linguistico e Scientifico "Virgilio-Redi" di Lecce e Squinzano, l'8 gennaio 2020, assistere e dibattere sull'argomento "Eckhart e le metafore della natura che insegnano l'umiltà", presso la sede dei Salesiani a Lecce con la dott.ssa Nadia Bray, ricercatrice di Storia della filosofia medievale e Docente di Storia della metafisica antica e medievale nel corso di laurea triennale dell'Università del Salento.

L'intervento di apertura della lezione è stato curato dal dott. Fabio Ciraci, ricercatore di Storia della Filosofia presso l'Università del Salento. L'incontro ha permesso agli studenti di discutere sulla suggestione esercitata dalla dottrina di Meister Eckhart, Domenicano tedesco che, a partire dalla definizione tomistica dell'umiltà attestata in Summa theologiae di S. Tommaso d'Aquino, la approfondisce e la ribalta proponendo l'immagine dell'uomo umile che, senza bisogno di dover pregare, può persino costringere Dio a generarsi nella sua anima. Si è cercato di mostrare come e quanto i riferimenti di Eckhart ad esempio tratti dalla Natura, come quelli del fuoco e della terra, e a corrispondenti teorie fisiche e astronomiche, insieme ad altri tratti dalle discipline matematico-geometriche, sono centrali per la dimostrazione della valenza universale della sua dottrina.

Gli studenti hanno riflettuto sull'importanza dell'umiltà, intesa non come capacità di placare i propri interessi ed istinti in rapporto con gli altri, ma come processo di adattamento alle avversità della vita e, più in generale, di comprendere le diverse sfaccettature della realtà e della verità, che non è necessariamente universale e dogmatica. I ragazzi, sia dello Scientifico che del Linguistico (sede di Lecce), hanno posto domande inerenti l'argomento trattato alla fine della lezione: confronto tra "l'Aurea Mediocritas" oraziona e la dottrina dell'umiltà eckhartiana; il fuoco, potenza trasformatrice di grande importanza per Eckhart, che uno studente ha associato alla potenza distruttiva che si sta manifestando in Australia; la possibilità dell'esistenza di un filo conduttore tra il pensiero di Eckhart e San Tommaso d'Aquino; se esiste o meno la possibilità che i filosofi dei "principi primi" (Anassimandro, Eraclito ecc...) possano avere ispirato Eckhart nei suoi riferimenti filosofici alla terra e al fuoco.

 

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