Meno luminarie per il Natale: privati e istituzioni contrastano anche così il caro energia

a cura della 12 Ottobre 2022

Non si pretende certamente un mondo totalmente sereno, tranquillo, fatto di cose belle, facili o felici. Ma, di contro, nessuno potrebbe riuscire a spiegarsi o ad accettare l'escalation di problemi sociali,

complicazioni e difficoltà che da tempo sta tormentando il genere umano: pandemia, crisi economica, vaccinazione di massa, green pass, perdite economiche, didattica a distanza, isolamento, depressione, guerra. Ma non bastava tutto questo ai poveri cittadini ormai stremati, ci mancava anche il caro bollette e l'aumento dei costi della vita in genere. Una delle ultime questioni più "infuocate", infatti, riguarda proprio il caro energia e tutte le conseguenze che ne derivano, appesantendo la situazione di tanti, alcuni dei quali, tra privati e grosse aziende, già in ginocchio a causa del Covid.
Una nuova stangata, quindi, è pronta a far parlare di sè e ad abbattersi sugli italiani e non solo, e sta già iniziando a provocare le prime conseguenze soprattutto in merito alla questione illuminazione. L'aumento esponenziale dei costi della luce e dell'energia elettrica, infatti, sta spingendo e costringendo sempre più utenti ad abbattere e limitare i consumi, arrivando a rinunciare alla realizzazione di attività e festività che per anni hanno rappresentato ed omaggiato il Salento. Prima festa tra tutti ad essere penalizzata, il Natale, per antonomasia la festa delle lucine e degli addobbi luminosi. A lanciare l'allarme, in primis, l'associazione regionale "Luminaristi Pugliesi", che hanno parlato di una "crisi drammatica, con tagli per gli addobbi luminosi natalizi molto seri e drastici ridimensionamenti".
E ad essere "minacciato", potrebbe essere, ad esempio, il Festival delle luminarie di Otranto che potrebbe non svolgersi, così come le note luminarie natalizie di Scorrano, gli addobbi natalizi nelle piazze e altri eventi salentini programmati per il Natale. Ma sono tutti gli attori sociali, non solo le grandi aziende, ad aver espresso preoccupazione per la situazione, tanto che molti centri commerciali avrebbero già comunicato l'intenzione di snellire gli addobbi natalizi e di conseguenza l'energia elettrica necessaria al loro funzionamento. Un provvedimento che forse sarà emulato anche dai tanti cittadini privati che quest'anno spegneranno sicuramente qualche lucina del proprio albero di Natale o di qualsiasi altro addobbo. Anche il Capo di Leuca si spegne per contenere i costi, così come stabilito dal primo cittadino di Castrignano del Capo, Petracca, che ha chiesto lo spegnimento parziale dell'impianto su ogni via comunale. A Copertino, invece, l'accensione dell'illuminazione pubblica potrebbe essere posticipata di mezz'ora dopo il tramonto per poi essere spenta totalmente alle quattro del mattino, mentre Lecce e le relative Città della Provincia, stanno decidendo e programmando le misure da adottare puntando al risparmio ma senza privarsi dell'atmosfera natalizia. Una bella sfida, nell'ottica di un Natale più spento sì, ma che si spera non per questo meno autentico.

Redazione

"Ogni giorno con voi pronti a riconoscere la verità ovunque essa sia

© 2020 Associazione TOTEM NORD SALENTO - P.I. 04700300751 • powered by PLUSadv