Aiutiamo Charlie, il cane che ha ridato il sorriso a Lorenzo dopo la morte della mamma

Ci sono storie, situazioni e legami che vanno oltre ogni tipo di differenza, sia essa di colore, linguistica, di specie, oppure di razza.

Proprio come la storia di Charlie e Lorenzo, due anime unite e due destini tristi che si sono incrociati, e che solo con il potere della bontà, dell'amore e dello sguardo, sono riusciti ad intrecciarsi alla perfezione, condividendo la vita, tra gioie e dolori. Questo, è quello che ci racconterebbe Charlie, il cane che in poche ore ha fatto il giro del web suscitando affetto e una grande voglia di aiutarlo, se solo fosse in grado di esprimersi con il linguaggio degli umani. Una sorta di confessione, una richiesta di aiuto, una dichiarazione d'amore e fedeltà verso il suo amico umano.

Io sono Charlie, e sono un cane di canile. O perlomeno, lo ero. Almeno fino a quando Lorenzo, con me nella foto, ha deciso di prendermi con sé, portandomi a casa, fuori dal canile di Taranto nel quale vivevo.

Sapete... io e Lorenzo ci siamo salvati reciprocamente. Lui mi ha salvato prendendomi con sé, io ho salvato lui dal fortissimo dolore di aver perso tragicamente la sua mamma. Forse tra persone sole ci si riconosce, forse la sua stessa sofferenza, Lorenzo me l'ha letta negli occhi, scegliendomi.

Purtroppo, io sono molto ammalato, ho il fegato ridotto, e necessito di un intervento che ha un costo di 3000 euro circa. Una cifra troppo alta per il mio amico umano, da solo non può permettersela. È per questo che chiedo con il cuore, un aiuto da parte di voi tutti, perché io non posso proprio permettermi di morire. Non posso farlo perché Lorenzo e il suo papà non se lo meritano, loro che non si sono arresi, che non mi hanno abbandonato, che hanno deciso di tenermi con loro. È con loro che io devo stare. Non posso morire ancora, perché Lorenzo ha bisogno di me. Il mio lavoro con lui non è finito. Sapete, della mia morte mi importa poco, ma io devo vivere per lui. Per Lorenzo. Perché la vita gli ha già tolto tanto, e io devo ancora insegnargli che il tempo e l'amore, che sia anche quello di un cane, curano qualsiasi ferita del cuore e dell'anima. Ho restituito al mio amico umano la voglia di uscire, fare lunghe passeggiate, e sorridere...ma c'è ancora tanto da fare. Devo ancora passare molte notti accanto al suo letto, come faccio spesso per non farlo sentire solo. Lo farò finché sarò in vita, per questo voglio vivere ancora per molto.

Dico grazie ai tanti che già mi hanno aiutato, con un piccolo contributo, per me fondamentale, e a chi continuerà a farlo. Dico grazie ad Erika, la volontaria che mi ha fatto uscire dal canile e che condivide con noi questa corsa contro il tempo e questa lotta contro la mia morte. Dico grazie a tutti quelli che si stanno e che si mobiliteranno per me, perché se io muoio adesso, Lorenzo si sentirà di nuovo abbandonato, e io che sono un cane di canile so quanto male faccia sentirsi abbandonati.

Lorenzo amico mio esistono gli angeli, credici. Esistono i miracoli, credici.
Arriverà il nostro angelo e il nostro miracolo e noi saremo sempre insieme per la vita”
.


Eccezionalmente, vista la gravità del caso.. visto che sono implicati in questa storia un cane ed un ragazzo vi trasmettiamo i dati diretti della volontaria:

Erika Niccolai

Poste Pay 5333171004927840-NCCRKE83S69L049S
IBAN: IT 16Q0760105138260068360072
Paypal : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Causale: 'Charlie'.

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

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