Muore a 19 anni dopo aver subito due operazioni in poche ore: indagati due neurochirurghi

a cura della 15 Gennaio 2021

E' il 2 gennaio 2021, quando la città di Lequile vive una grande tragedia: la morte di un ragazzo di soli 19 anni, Andrea Lorenzo Lezzi, avvenuta presso l'Ospedale "Perrino" di Brindisi.

Sembra che il giovane, a causa di alcuni problemi a livello cerebrale, abbia dovuto subire molti anni fa un'operazione chirurgica per l'applicazione di una derivazione ventricolo-peritoneale nell'addome, per permettere il drenaggio dei liquidi in eccesso in cavità dove può essere fisiologicamente riassorbito e ridurre la pressione cerebrale. Un'operazione che ha permesso al ragazzo di vivere sempre una vita normale, praticando anche sport. Ma a distanza di anni, precisamente il 27 dicembre 2020, a seguito di fortissimi mal di testa e tremori, così come raccontato su molte testate giornalistiche online locali, il 19enne si sarebbe recato in ospedale insieme ai genitori, dove sarebbe stato sottoposto ad una tac, che però non avrebbe evidenziato danni in corso. Il ragazzo, perciò, torna a casa, ma il 31 dicembre ritorna nuovamente presso la struttura ospedaliera brindisina, con mal di testa ancora più forti. Per la seconda volta sarebbe stato invitato a tornare a casa, escludendo problematiche gravi, ma la situazione sarebbe degenerata da lì a poco. Ritorna in ospedale con dolori ancora più forti e il giorno di Capodanno viene ricoverato e sottoposto ad altri esami. Sarebbe stato poi operato d'urgenza all'addome, ma in seguito all'operazione, il ragazzo avrebbe continuato ad accusare forti dolori, fino ad entrare in coma. In seguito ad un'altra operazione a livello cranico avvenuta da lì a poco, è stato poi dichiarato cerebralmente morto, sabato 2 gennaio. I genitori hanno sporto denuncia presso i Carabinieri della stazione di Lecce per fare luce sull'accaduto e darsi una spiegazione per la morte del figlio, sulla cui salma, oggi 15 gennaio, sarà effettuato l'esame autoptico disposto dalla Procura di Brindisi. Intanto, nel registro degli indagati, spunterebbero i nomi di due neurochirurghi che hanno curato il ragazzo, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo. L'autopsia potrebbe dare le prime risposte nelle prossime ore.

Redazione

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