Si tratta di una famiglia, i genitori e il loro bambino, rientrata ieri a Copertino, dopo essere stati in Brasile per motivi di lavoro dell'uomo, un ingegnere impegnato nel paese sudamericano, al momento martoriato dal Coronavirus. La famiglia salentina avrebbe adottato tutte le accortezze del caso, provvedendo ad informare la ASL di Lecce del suo arrivo, a cui è seguita la quarantena domiciliare disposta immediatamente dall'Ufficio Igiene. Il tampone effettuato una volta arrivati in Salento, sarebbe risultato infatti positivo e i tre sono stati continuamente monitorati dall'Unità Speciale di Continuità Assistenziale del territorio. Il direttore della ASL di Lecce, Rodolfo Rollo, ha invitato quindi i cittadini a "non abbassare la guardia ora". "Questo è un periodo difficile- continua il direttore- dove circa 700 persone al giorno arrivano in Salento dal Nord o dall'estero, e il Servizio di Igiene è impegnato a 360° per monitorare costantemente la situazione, studiando le caratteristiche attuali del virus e le eventuali mutazioni". Intanto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha vietato tramite un'ordinanza l'ingresso o il transito in Italia per chiunque abbia soggiornato in paesi quali Armenia, Bangladesh, Cile, Brasile, Perù, Repubblica Domenicana, Bosnia Erzegovina o Perù.