“Con gli occhi di San Francesco": la Natività di Nostro Signore a 800 anni dal presepe di Greccio

a cura della 23 Dicembre 2023

La Grottella di Copertino, il luogo tanto caro a San Giuseppe da Copertino, torna a svelare i suoi giardini per accogliere il vero senso del Natale.

“Con gli occhi di San Francesco - La Natività di Nostro Signore a 800 anni dal presepe di Greccio” è il tema del Presepe vivente, promosso dai frati minori conventuali in collaborazione con l’associazione culturale Casello 13 e numerose altre realtà associative del territorio. La rappresentazione è realizzata nell’Orto dei frati, ovvero nei cortili del santuario, grazie all’impegno e all’opera di volontari e maestri artigiani della città. È un percorso immerso in un angolo di natura, costellato da uno scenario medievale, tra le botteghe degli antichi mestieri, i recinti col bestiame, gli attrezzi da lavoro e i sapori della terra e della tradizione contadina con i prodotti cotti sul momento nel forno di pietra: un cammino tra i luoghi del Santo dei voli, che culmina con la Natività allestita nella parte superiore del frantoio ipogeo del 1300 che affiora dalle viscere del santuario. Un’esperienza umana e spirituale che contempla il mistero del Natale, la semplicità che si fa storia. Il presepe vivente sarà aperto e potrà essere visitato nei giorni di Natale e Santo Stefano (25 e 26 dicembre), l’1 e il 6 gennaio, dalle 17.30 alle 21.

“La Famiglia Francescana - sottolinea padre Eugenio Galignano, rettore del santuario della Grottella di Copertino - vive con gioia il succedersi di ricorrenze storiche che segnano il suo cammino nel tempo. Nel cuore dell’ottavo centenario della Regola di San Francesco si inserisce l’ottavo Centenario del Natale di Greccio: 1223-2023. In simile contesto siamo lieti di poter riproporre il Presepe Vivente presso il Santuario Santa Maria della Grottella a Copertino. Ecco, quindi, Assisi, Greccio, Copertino: i luoghi della storia si richiamano l’un l’altro nel nome di Francesco d’Assisi e di Giuseppe da Copertino. Due santi che hanno vissuto con singolare esperienza fisica e spirituale la Natività del Signore, proiettando nel tempo una luce di speranza sul cammino dell’umanità, ancora oggi smarrita dai bagliori della guerra. Su richiesta dei ministri generali dell’ordine francescano, papa Francesco fa dono dell’indulgenza plenaria a tutti coloro che, dall’8 dicembre 2023, solennità dell’Immacolata, fino al 2 febbraio 2024, festa della Presentazione del Signore, previa confessione e comunione, si recheranno in visita a una chiesa francescana sostando in preghiera davanti al Presepe. Così il Presepe diviene per noi, come già per i due santi, il luogo dove la nostra umanità incontra l’umanità di Dio”.

Dunque, un percorso di Fede al cospetto della Natività del Bambin Gesù che fa memoria ed esperienza della profonda devozione di san Giuseppe da Copertino per il Natale, proprio nei luoghi della Grottella, e ancor prima della devozione del Poverello di Assisi.

“Gli 800 anni del presepe di Greccio sono l'occasione, a Copertino, centro del santuario francescano di San Giuseppe, di una speciale rievocazione della nascita di Cristo, pensata come una sacra rappresentazione del periodo medioevale quando la visione di San Francesco d'Assisi darà avvio alla traduzione presepiale. Oggi come allora - spiega Mario Panarello, docente dell'Accademia di Belle Arti di Lecce che ha suggerito l'idea e coordinato la realizzazione del presepe - saranno protagonisti non solo le canoniche figure legate al Presepe, ma si affacceranno nella scena i signori e la corte medievale del centro di Copertino, sino a San Francesco stesso, assieme al frati del suo primitivo convento. Così, calcando questa idea grazie alle comunità dei Frati Minori Conventuali copertinesi, è nato questo progetto tenacemente sostenuto dall'Associazione Casello 13, con l’apporto di figure fondamentali, come Mina Natali: un progetto che ha dato corpo ad una sacra rappresentazione in cui molte scene sono state elaborate ispirandosi principalmente a Giotto e alla cultura figurativa di quel secolo. Sono state così pensate quasi come ‘tableau vìvant’ in cui arte, musica, spettacolo mirano a trovare un felice connubio in un momento di grande spiritualità”.

Una narrazione della nascita di Gesù nell'ordinarietà con la sua missione di salvezza: uno straordinario messaggio cristiano di accoglienza, pace, bellezza, umiltà e inclusione.

“Il Giubileo del presepe di Greccio - sottolinea fra Daniele Maiorano, ministro provinciale dei frati minori conventuali di Puglia - diviene l’occasione preziosa per tornare a quella esperienza fondativa, per riscoprirla e assaporarne nuovamente la freschezza evangelica. Questo evento, pertanto, offre a tutti noi, legati per passione e amicizia a san Francesco, la possibilità preziosa di fare una memoria viva e provocante del carisma evangelico che lo Spirito ha suscitato nella Chiesa attraverso San Francesco. «Voglio evocare il ricordo di quel Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del cuore i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, e come fu adagiato in una greppia quando fu messo sul fieno tra il bue e l’asino». Solo chi sa guardare e lodare l’immensità del mondo e delle piccole cose del creato può avere un’idea semplice e grande come quella che ha avuto San Francesco: inventare il presepe! Una tradizione che ha attraversato i secoli, senza mai perdere il significato, il fascino e lo stupore, per quanti si lasciano, con cuore umile, attrarre dalle meravigliose opere di Dio”.

“Quest’anno, anche la nostra Copertino, nel suggestivo complesso francescano della Grottella, vivrà la sua piccola Greccio, attraverso la rappresentazione del Presepe vivente. Rievocare questo evento, nell’incanto di questo luogo benedetto, non vuole essere solo l’allestire un piccolo paesaggio storico che richiama la tradizione cristiana del Natale, ma è anche un fare memoria - ricorda fra Daniele - del nostro caro San Giuseppe, che abitando questo luogo, ha dedicato versi poetici semplici e sublimi al Bambin Gesù e ha raccontato la bellezza del suo cuore appassionato e innamorato. Lasciamoci portare da lui, visitiamo con stupore rinnovato il Presepe e il nostro amato santo ci aiuterà a cogliere il significato più profondo del mistero dell’Incarnazione, che ha cambiato per sempre la storia dell’umanità”.

Redazione

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