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Minacce di morte, botte e insulti ai genitori: rinchiuso in una struttura psichiatrica

di 27 Febbraio 2019

L’effetto delle sostanze stupefacenti di cui avrebbe fatto a lungo abuso, lo avrebbero allontanato dalla realtà facendogli perdere il lume della ragione.

Lo dimostrano i suoi comportamenti violenti a aggressivi nei confronti dei genitori, reiterati inoltre nel tempo. Un 29enne di origini marocchine ma residente a Veglie, avrebbe reso la vita dei suoi familiari un inferno, con insulti, (chiamando prostituta la madre e ‘cornuto’ il padre), offese e violenze fisiche, (fino a dicembre scorso), sfociate in un episodio gravissimo, quando il 29enne avrebbe colpito i genitori con schiaffi, pugni e calci, e avrebbe provocato una contusione alla spalla destra e all’omero alla madre, e varie contusioni al padre, fortunatamente guaribili in circa dieci giorni.

Il giovane ora si trova in una Comunità riabilitativa assistenziale psichiatrica, dove sarebbe stato internato già diverso tempo fa, ma adesso l’ordinanza del gip Giovanni Gallo ha reso certo e perentorio il provvedimento e la misura di sicurezza, per l’accusa di lesioni personali aggravate.

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)