Intervista al compositore Biagio Putignano in merito al concerto in memoria del maestro Enzo Tramis

di Antonio Martino 03 Dicembre 2021
Nella foto Enzo Tramis e Biagio Putignano Nella foto Enzo Tramis e Biagio Putignano

Di seguito l'intervista al compositore Biagio Putignano in merito al concerto in memoria di Enzo Tramis che si terrà sabato 4 dicembre 2021 alle ore 19.30 presso la Chiesa “Maria SS. Assunta” di Arnesano.

Una figura, quella di Enzo Tramis, forse poco nota anche ai suoi stessi concittadini, ha attraversato le nostre terre molto velocemente. Cosa ha lasciato in eredità?
"Se dovessimo calcolare il ‘passaggio’ dal punto di vista temporale, è probabile che faticheremmo a rispondere. Se invece lo volessimo valutare da quello dell’eredità artistico-musicale che ci ha lasciato, si potrebbe dire che è stato di grande impatto. Non dimentichiamo che la sua presenza è coincisa con il profondo cambiamento che la musica sacra e corale subiva sotto le spinte del Concilio Vaticano II; che ha potuto incoraggiare l’accendersi del sentimento di valorizzazione del patrimonio organaro salentino; infine ha anche saputo promuovere una diversa attenzione verso la nobile letteratura musicale, in particolare quella bachiana, della quale era un appassionato cultore ed un certosino conoscitore".


Quali sono i segni di tale eredità?
"Vorrei ricordare la presenza di molti musicisti, musicofili, amatori, coristi e via discorrendo nella comunità di Arnesano; a questi si aggiungono diversi docenti di conservatorio che si sono formati sotto l’azione didattica di Tramis. Le sue qualità di interprete e di improvvisatore, poi, erano note a pochi: mi ha confidato Mons. Antonio Parisi, già responsabile della Musica Sacra per la CEI, suo compagno di studi in seminario a Molfetta e in conservatorio a Bari, che era soprannominato “il re del pedale”, proprio per le sue doti virtuosistiche all’organo. Lo stesso M° Luigi Celeghin (che abbiamo avuto entrambi come insegnante di organo, seppur in tempi diversissimi, rispettivamente Tramis a Bari, e io a Roma) spesso ne ricordava le doti di virtuoso. E non credo sia un caso che le sue raffinate interpretazioni musicali durante il servizio liturgico (all’organo accompagnava un giovanissimo Riccardo Muti) ancora oggi siano impresse nella memoria di Mons. Cacucci, arcivescovo emerito di Bari. Intendo dire che Tramis era riuscito a trovare un perfetto equilibrio nella trasmissione del pensiero musicale a tutti coloro che lo circondavano, musicisti e non, con rara efficacia".


Un concerto per ricordarlo: non poteva essere diversamente.
"Un concerto con tanti artisti (E. Mazzotta, A. Santolini, F. Scarcella, il Coro Il Palazzo Incantato diretto da S. Lella e con A. Partipilo), che alterna brani di J. S. Bach, autore preferito da Tramis, a composizioni recenti. Concerto previsto per lo scorso anno, in occasione del decimo anniversario della scomparsa, che la pandemia però ha obbligato a rinviare a quest’anno. Ma era un desiderio di tanti, ricordare una persona ancora così presente nella memoria di tutti noi ex-allievi, e di coloro che lo hanno conosciuto. Nella fattispecie, io devo tutto al suo magistero, e avendolo frequentato anche in seguito, mi ha sempre gratificato il suo incoraggiamento a proseguire nella mia attività compositiva. Partecipando –quando poteva– alle esecuzioni di mie composizioni, mi ripeteva serenamente che, sebbene fosse distante dall’espressione contemporanea, era ben lieto che in fondo l’inizio di questa mia avventura fosse nata grazie al suo impegno e mi spronava a far sempre meglio. In concerto sarà eseguito “Istantanee della memoria”, una mia composizione pianistica in sette piccoli quadri composta lo scorso anno e dedicata alla sua memoria, in cui risuonano le immagini e i ricordi che mi legano indissolubilmente a lui e al mio piccolo paese".

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