Masseria Ghetta, Taurino al Presidente FAI: "a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina"

a cura della 12 Marzo 2022

Con riferimento alle dichiarazioni diffuse a mezzo stampa dal Presidente del FAI, Marco Magnifico, relativamente alla realizzazione di un impianto di compostaggio in località Ghetta,

in un'area nei pressi dell'Abbazia di Cerrate, il sindaco di Trepuzzi Giuseppe Taurino invia ai media la seguente nota:

"A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”, per citare un vecchio detto della politica di stampo andreottiano. Vogliamo capire che cosa c’è sotto la dichiarazione del presidente nazionale del FAI, il quale fa una confusione totale rispetto alla realtà dei fatti.

Affermando quello che la stampa riporta, dimostra di non conoscere il progetto. Sottolineo che nessuna cava è interessata ma che il sito è collocato in un’area diversa e adiacente al luogo da lui indicato. Non conosce nei dettagli quanto proposto da chi vorrebbe realizzare in quei terreni un impianto di compostaggio, perché di fatto, in previsione si parla anche della lavorazione di fanghi da depurazione.

A mio giudizio, il presidente del FAI esprime considerazioni su un territorio e un patrimonio paesaggistico, confinante con l’Abbazia di Cerrate, che non conosce. Non tiene conto, infatti, che seppur è vero che l’impianto sorgerebbe a dieci chilometri dal centro urbano di Lecce la sua prossimità dai comuni di Trepuzzi, Surbo, Squinzano e dalla Marina di Casalabate è di appena un paio di chilometri.

Facciamo presente che non è assolutamente necessario inviare a centinaia di chilometri i rifiuti conferiti dalle nostre utenze ma che la distanza per i comuni del Nord Salento sarebbe di appena 30 km dall’impianto più vicino, potendo confluire in quello già esistente ad Erchie.

Un motivo in più per ribadire il nostro no alla realizzazione di un impianto di compostaggio in un luogo, come l’area di Masseria Ghetta, altamente stressato dal punto di vista ambientale che con grande sforzo, sacrificio e impiego di risorse economiche pubbliche e private, abbiamo cercato di preservare affinché esprimesse al massimo la sua vocazione turistica.

Il problema complessivo è la chiusura del ciclo dei rifiuti che certamente non verrebbe risolto dall’impianto proposto in località Ghetta!

È mai possibile che una persona colta, capace e preparata come il presidente del FAI faccia simili dichiarazioni, avventurandosi in affermazioni senza aver mai preso visione del progetto e senza opportuni approfondimenti sulla parte tecnica, ironizzando peraltro sulla nostra tradizione culinaria?

Mi dispiace, e ripeto, “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”.

Redazione

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