Bande a Disegni. Ultimo appuntamento con il fumetto dedicato a bande e feste patronali

a cura della 17 Dicembre 2020

Giunge al suo terzo e ultimo appuntamento Bande a Disegni, il progetto editoriale dedicato alle bande musicali e alla cultura popolare del Salento

che, in questo periodo di divieti e restrizioni, ha in qualche modo sostituito l’esperienza magica e coinvolgente dello spettacolo dal vivo, che il Sud Italia vive attraverso le feste patronali e il suono della banda.

Nato grazie all’incontro tra il festival Bande a Sud e due artisti calimeresi, Alberto Giammaruco e Igor Legari, in collaborazione con quiSalento, la triade di fumetti si inserisce tra le attività de "Il Suono Illuminato", progetto finanziato dalla Regione Puglia che ha messo in rete cinque paesi partner (Trepuzzi, Guagnano, Salice Salentino, Surbo e Squinzano), con la direzione artistica del maestro Gioacchino Palma, per promuovere la bellezza di piccole realtà con un programma musicale, pensato per impreziosire e animare il calendario di riti, tradizionali festività e festival.

Un nome, Bande a disegni, che è anche un gioco di parole che origina dal termine francese per indicare i romanzi grafici, bandes dessinées.

Dopo il “Boléro” di Ravel e “La gazza ladra” di Rossini, è la volta di Bizet, con la sua passionale “Carmen” (riletta in chiave salentina), in omaggio con quiSalento, già a partire da martedì 15 dicembre. Un modo per coinvolgere e avvicinare anche le giovani generazioni al mondo affascinante delle bande da giro e della musica di strada, che da sempre sono strumento di divulgazione popolare della musica classica.

Ognuno dei tre racconti si basa su un brano del repertorio bandistico classico, spesso mutuato dalle arie della tradizione operistica italiana, riletto in un contesto legato alla loro esecuzione sulla cassarmonica, all’ascolto durante le feste patronali o, nel caso della “Carmen”, ricontestualizzata proprio nell’ambientazione.

La passionale sigaraia spagnola diventa così una tabacchina, altrettanto sensuale; la Spagna dell’800 diventa il Salento, o meglio, un paesino del Mezzogiorno del 1940; al posto dei Dragoni di Spagna ci sono i Carabinieri del Re e Don José diventa Don Giusè. Il fumetto si chiude proprio quando l’amore inizia, con l’incontro, folgorante, tra il carabiniere e la “sfrontata” tabacchina, appena uscita dal turno di lavoro in un paese immerso nei festeggiamenti in onore della Madonna. Nonostante sia un giorno di festa, infatti, la “fabbrica” deve continuare a lavorare per rifornire di sigarette le truppe al fronte.

Nel resto dell’opera, dopo che scocca l’amore tra Don José e la sigaraia, lui abbandona la fidanzata Micaëla e segue Carmen, quando questa si unisce ai contrabbandieri che vivono sulle montagne. L’entrata in scena del torero Escamillo complica l’intreccio amoroso. Carmen è travolta dalla passione per il toreador e allontana Don José, il quale giura vendetta. E la compie nella Plaza de toros di Siviglia, dove il popolo acclama Escamillo, accoltellando la bella Carmen.

Ad ispirare l’ambientazione anche un collegamento, ideale, con la drammatica vicenda delle povere tabacchine calimeresi che nel 1960 morirono arse vive per un gesto scellerato, forse dettato proprio dalla gelosia.

Si cambia registro quindi, nel racconto dell’opera per questa terza uscita. Nel “Boléro”, come ne “La gazza ladra”, cuore del racconto era la cassarmonica, uno degli elementi più autentici e profondi della cultura salentina e simbolo di festa come pochi altri. Anzi, è proprio sinonimo di ogni festa, annunciata dal suo comparire nelle piazze di ogni paese.
Ed è, la cassarmonica illuminata, il simbolo di Bande a Sud, evento di punta del Comune di Trepuzzi inserito ne “Il suono illuminato”. Tutto fermo, tutto spento quest’anno, con conseguente disagio per tante realtà culturali e produttive, ma anche per ogni comunità che ha sempre trovato un collante sociale fondamentale nei momenti di festa. Quindi nella cassarmonica, fulcro luminoso e sonoro di un microcosmo, sacro e profano, fatto di luminarie, processione, bancarelle, cibi di strada, turisti che scoprono un mondo fuori dal tempo e di emigranti che ritornano al paese per la festa.

L’auspicio, ovviamente, è che la musica torni presto, così come la festa. “In un momento così difficile per il mondo dello spettacolo e della cultura in generale”, spiega Giuseppe Rampino, consigliere comunale di Trepuzzi con delega al festival Bande a Sud, “abbiamo voluto dare un segno tangibile di come si possa continuare a stimolare il senso identitario, il valore della tradizione attraverso forme diverse. Mettere insieme opera, banda e fumetto, non era semplice, ma credo che il risultato sia di tutto rispetto e l’obiettivo centrato. Con la ‘Carmen’ si conclude per noi un momento di ‘resistenza’ che è servito ad apprezzare nuove forme di espressione artistica, ma anche a ricaricare le pile dopo otto anni di Bande a Sud intensi e carichi di soddisfazioni. L’augurio”, chiude, “è di tornare presto in piazza, teatro naturale delle nostre opere, con una serenità ritrovata e con la gioia che ha contraddistinto questi anni felici attorno alla cassarmonica di Trepuzzi e di tutti gli altri paesi”.

Il progetto triennale de Il Suono Illuminato nasce all’interno dell’Unione dei Comuni del Nord Salento e coinvolge cinque paesi che condividono obiettivi e orizzonti di sviluppo. Risultato vincitore del Programma spettacolo della Regione Puglia, il progetto interessa Guagnano, Salice, Surbo, Squinzano e Trepuzzi come capofila. Il progetto è finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia –


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Info: 0832/359307. www.quisalento.it

Redazione

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