Morì mentre andava ad un matrimonio: per la Procura chi guidava non era drogato

Dopo quasi sei mesi dall'accaduto, sembrerebbe alleggerirsi la posizione di A.M., 27enne di Surbo, con nuovi esiti e sviluppi sulla triste vicenda dell'estate scorsa.

Molti ricorderanno, infatti, l'incidente mortale verificatosi il 5 luglio scorso, e che provocò la morte di Carlotta Angelica Martella, 19 anni, di Surbo, mentre si recava ad un matrimonio con A.M., suo fidanzato. La Mercedes Classe A sulla quale viaggiavano i due, si schiantò contro un muretto di cinta in cemento, alla porte di Trepuzzi, causando la morte sul colpo della ragazza, sbalzata fuori dall'abitacolo.

Subito dopo la tragedia, le autorità competenti, che avevano eseguito le analisi e le procedure del caso, avevano disposto che il giovane alla guida fosse iscritto nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio stradale aggravato, in quanto gli esami eseguiti in ospedale subito dopo l'incidente, aveva dato esito positivo all'esame tossicologico. Ma a distanza di mesi, gli accertamenti della Procura, eseguiti sullo stesso campione di sangue, dimostrerebbero il contrario, sostenendo che il 27enne alla guida quel giorno non fosse drogato. Semplicemente, alcuni esami effettuati in ospedale immediatamente dopo l'incidente, potrebbero a volte fornire risultati positivi sfalsati, come già successo altre volte. Il ragazzo risulterebbe essere ancora indagato, ma adesso la sua posizione potrebbe alleggerirsi notevolmente.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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