E lo fa grazie al tenore squinzanese Antonio Corianò, che già in passato ha dato valore e lustro alla sua città natale, Squinzano, calcando importanti palcoscenici ed interpretando diversi ruoli, come quello di Alfredo nella Traviata, Manrico nel Trovatore, di Malcolm nel Macbeth, di Ismaele nel Nabucco o Pinkerton in Madama Butterfly. Squinzanese doc innamorato della sua città natale, protagonista nel panorama della musica lirica italiana e internazionale, nel 2018 Antonio torna a Squinzano e partecipa al Festival "Il Suono Illuminato", il progetto della Regione Puglia per valorizzare in musica le feste patronali, in occasione del IV Centenario dell'Apparizione a Maria Manca. Il tenore, notato per la sua voce dal grande soprano Renata Scotto, veste ora i panni di "Aroldo", protagonista dell'opera di Giuseppe Verdi in quattro atti ambientata nel 1200 e che è un rifacimento di Stiffelio, opera del 1850, al Teatro riminese, dove si è esibito venerdì scorso al fianco di grandi nomi come Lidia Fridman, soprano dalla grande voce e una magnetica presenza scenica. Un binomio perfetto con Antonio Corianò, che ha fatto del suo portamento, del talento, e della schietta voce tenorile, dei punti di forza che lo rendono unico al mondo.