"Tanti i settori impoveriti dal Covid, ma il reddito dei tanti 'Amadeus' non si è ridotto di un solo euro"

a cura della 13 Maggio 2021

Di seguito una lettera del dott. Salvatore Sisinni.

Non vorrei che questi miei semplici pensieri fossero considerati provocazioni,

perché non è nelle mie intenzioni e neppure nel mio stile provocare. Sono, invece, delle considerazioni che (quasi) tutti (uomini di cultura e comuni cittadini) fanno ma non le rendono pubbliche. E non perché non ne abbiano la capacità e il coraggio ma perché non hanno il “vizietto” o l’hobby della penna – come chi scrive – e anche perché pensano che non serviranno a nulla, sono parole di chi grida nel deserto. In ogni epoca le catastrofi naturali, le leggi innovative, rivoluzionarie e – per attualizzare il discorso – le epidemie o pandemie hanno accontentato alcuni (pochi) e scontentato altri (molti o moltissimi). Mi spiego. Il terremoto – si pensi a quello de L’Aquila di pochi anni fa – ha gettato sul lastrico molte famiglie, nel senso che le ha impoverite, mentre ne ha arricchite altre come gli imprenditori edili che sono stati chiamati a rimuovere montagne di macerie e a costruire case di emergenza.
Poco più di quarant’anni fa, una legge rivoluzionaria – la Basaglia o 180 – chiuse i manicomi, disadorni e fatiscenti (uno per ogni provincia o, nel caso di Lecce, uno per le tre province, quella di Lecce, di Brindisi e di Taranto) per poi creare dei piccoli (mini) manicomi, uno in ogni ospedale (o quasi) generale, civile.
Che cosa si verificò? Molti psichiatri, che avevano raggiunto il ruolo di primario, affrontando esami di idoneità nazionale, restarono delusi o amareggiati perché videro che per coprire tanti posti di primario o di responsabile nei mini-manicomi degli ospedali generali o nelle strutture psichiatriche territoriali (i Cim prima e i Sim poi) bastava avere qualche anno di esperienza nel vecchio ospedale psichiatrico, ormai distrutto dall’oggi al domani, e neanche la specializzazione in psichiatria per essere messo a capo delle nuove strutture psichiatriche.
Ed ora – volendo attualizzare ancora il mio dire, anzi scrivere – voglio riferirmi alla pandemia da Covid ancora in atto. Non c’è dubbio alcuno che abbia impoverito molti imprenditori edili, turistici, parrucchieri, barbieri, negozianti – per citare solo alcune categorie di lavoratori – e nello stesso tempo non voglio dire ha arricchito – ricchi lo erano già – ma non ha fatto perdere neppure un euro a tanti operatori della Rai; non ha ridotto i programmi, non ha ridotto a tre sole serate la manifestazione canora di Sanremo. Per distrarre – e ce n’era e ce n’è ancora bisogno – non poteva mandare in onda delle repliche? I vari Amadeus, con questa pandemia, hanno visto ridotti di un solo euro i loro redditi?
Perché, poi, invitare tanti medici illustri (virologi, infettivologi, epidemiologi) a passare più tempo nei vari studi televisivi che, in camice bianco, nelle corsie dei loro ospedali? E non si dica che lo si è fatto per i soliti motivi d’informazione, alla quale hanno diritto i cittadini.
Perché l’informazione, quando è eccessiva, a molte voci, a volte contraddittorie, ha l’effetto contrario: crea confusione e disorientamento; in poche parole diventa disinformazione.
Avviandomi alla conclusione, che senso ha avuto e – ahinoi! – ha ancora incaricare una conduttrice di un programma ameno televisivo a intervistare un politico (ad es. il Ministro della sanità o il suo Vice) sullo stato della pandemia? Non lo avrebbe fatto meglio un giornalista scientifico? E con quale faccia “tosta” una conduttrice (la stessa, ma non ci sarebbe bisogno di farne il nome) per sottolineare l’invito a vaccinarsi dell’illustre​
intervistato di turno dice: “Vaccinatevi, vaccinatevi, perché qui – testualmente – siamo tutti incazzati”. Dal suo viso ben curato, dai suoi capelli lisci e colorati, dal suo sorriso smagliante e – quel che più la caratterizza – dalle sue risate “chilometriche” nonché dai suoi frequenti richiami nostalgici ai vecchi amori con persone famose dello spettacolo, tutto poteva dire che questo dispettoso virus l’ha fatta “incazzare”. Più umilmente, avrebbe dovuto dire che l’ha fatta ancora di più arricchire...".

Redazione

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