Si inaugura domani, 4 giugno, il rondò di Andrea Maggio simbolo di sicurezza e altruismo

a cura della 03 Giugno 2025

Quella delle morti sulla strada è un'emergenza sociale senza tempo, una piaga che appare ancora troppo difficile da sconfiggere, nonostante le campagne di sensibilizzazione, l'inasprimento delle pene e i numerosi interventi a tutela della sicurezza stradale.

Ed è proprio a questo che punta la realizzazione della rotatoria sull’intersezione tra la provinciale 296 Trepuzzi - Casalabate e la 100 Squinzano - Casalabate, nata da un progetto dell'imprenditore squinzanese Nicola Maggio, padre di Andrea, il giovane di appena 24 anni deceduto tragicamente in un incidente stradale il 22 giugno del 2019, e che ha fortemente voluto, attraverso la realizzazione di una rotatoria, risolvere definitivamente "il problema legato alla circolazione di uno degli snodi principali del territorio che finalmente potrà essere messo in sicurezza” auspicando che “mai più nessun genitore possa provare un dolore simile”.
Domani, mercoledì 4 giugno 2025, alle ore 18.30, si terrà la cerimonia di inaugurazione dell'opera intitolata alla memoria di Andrea Maggio, alla presenza del Sindaco di Trepuzzi, Giuseppe Taurino, del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, della famiglia Maggio e di altre autorità civili, militari e religiose. Obiettivo principale della famiglia Maggio è quello, attraverso la storia e il ricordo del sacrificio di Andrea, di sensibilizzare e promuovere maggiore sicurezza sulle strade. Il progetto ha previsto l’acquisto del terreno da parte della famiglia Maggio che è stato successivamente ceduto gratuitamente al Comune di Trepuzzi, e senza nessun onere per costi di trasferimento e frazionamento di tutte le porzioni di terreno interessate alla realizzazione della rotatoria, fornendo anche il progetto.
L’opera stradale è stata poi finanziata e realizzata dalla Provincia di Lecce, grazie anche ad una proficua collaborazione con il Comune di Trepuzzi.
Una progetto che nasce dalla storia di un dolore sconfinato e che sempre porterà il nome di un giovane semplice, un amico, un figlio, un fratello, uno studente di medicina, un ragazzo dal viso pulito al quale tutti pensano con affetto e stima, la cui breve vita, pur nella sofferenza più angosciante, diventa il simbolo della prudenza, della sicurezza e dell'altruismo.

Redazione

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