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La comunità di Squinzano si prepara alla festa del Patrono: domani il Rito della Vestizione di San Nicola

a cura della 25 Novembre 2022

Anche quest'anno la comunità squinzanese è pronta a compiere l'antico rito della Vestizione e Traslazione del Patrono San Nicola di Myra, uno dei Santi più amati e venerati al mondo,

difensore dei deboli e di coloro che subiscono ingiustizie, protettore dei naviganti, dei mercanti o dei bambini. La figura del Santo Patrono, legata anche a quella leggendaria del famoso ‘Santa Claus’, è eclettica e piena di sfaccettature, caratterizzata da universalità e vivacità di culto, e viene festeggiata principalmente nella giornata del 6 dicembre, giorno della sua morte. Ma è nella settimana precedente che iniziano i festeggiamenti in Suo onore, a partire appunto dal rito della Vestizione, che si terrà domani, sabato 26 novembre 2022, alle ore 18.30, presso la Chiesa di San Giovanni e la Vestizione della Statua del Santo, restaurata nel 1994 da Serinelli prima, e nel 2010 da Mina Natali di Copertino poi, e che sarà adornata dei paramenti vescovili e degli oggetti sacri conservati di anno in anno, come il libro con le tre palle d'argento, la Mitra che fu donata al Santo da una famiglia del posto nel 1923, il pastorale in argento e la stola interamente ricamata a mano. A seguire, alle ore 19, si procederà con la Traslazione della Statua in Chiesa Madre, dove si svolgeranno, nei prossimi giorni, le varie celebrazioni in onore del Patrono, a cominciare dalla Novena che avrà inizio il 27 novembre e terminerà lunedì 5 dicembre.

"Carissimi fratelli e sorelle, al termine dell’anno liturgico ci prepariamo a vivere un tempo nuovo grazia e di speranza, il tempo dell’Avvento! E’ un tempo di attesa e di gioia! In questo tempo, come vegliardi, nel buio della notte siamo chiamati a scrutare all’orizzonte i primi bagliori dell’aurora… Non siamo soli in questa attesa! La nostra Madre Immacolata e San Nicola, nostro celeste protettore, sono al nostro fianco per sostenerci nella veglia e per darci la serena certezza che questa “notte della storia” non può durare per sempre!" - commenta don Alessandro Scevola, Parroco delle Chiese San Nicola e Mater Domini di Squinzano, che si rivolge così ai fedeli alla Vigilia del Rito della Vestizione: "Carissima città di Squinzano, ci apprestiamo a vivere un momento di grande fede e devozione. Dopo un anno siamo chiamati a vivere ancora una volta, con la grazia di Dio, la festa di San Nicola nostro patrono. Rivedere il volto del nostro santo è segno di gioia e di speranza per tutta la nostra città. Possa Egli intercedere per noi presso Dio perché anche noi possiamo camminare sulla strada della santità".

"La carità è il miracolo più grande che nasce dalla fede: prendersi cura degli ultimi, del prossimo in genere, oggi è il messaggio più profetico e rivoluzionario che ci lascia San Nicola. Nato tra il 250 e il 260 a Patara, nella Licia, divenne Vescovo di Myra in un tempo di persecuzione e dovette affrontare anche la prigionia; si salvò grazie alla libertà di culto concessa dall’imperatore Costantino con l’editto di Costantino nel 313. Difensore dell’ortodossia, forse partecipò anche al Concilio di Nicea nel 325. Morto attorno all’anno 335 le sue reliquie nell’anno 1087 arrivarono a Bari, dove è venerato patrono e considerato un protettore anche del ponte di dialogo che unisce Occidente e Oriente. Per un’antica tradizione riviviamo il Rito della Vestizione del Santo Patrono con le insegne episcopali che durante la vita terrena hanno caratterizzato il suo ministero di vescovo e padre nella fede".

Redazione

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