Il super prolifico dott. Salvatore Sisinni ha pubblicato un altro libro. Non so dir, però, a che numero siamo. Ho perso il conto e credo di non essere il solo.
Perché il numero dei suoi libri che abbiamo avuto modo di leggere e apprezzare è da record. Saranno di certo più di cinquanta. Nella mia libreria ho da tempo dedicato uno spazio esclusivo alle sue pubblicazioni e la stessa cosa credo abbiano fatto anche tanti altri suoi estimatori squinzanesi e non.
La Biblioteca Comunale di Squinzano ha catalogato tutte le sue pubblicazioni mettendole a disposizione di quanti avranno interesse a prendere in esame non solo l’argomento preferito dal medico squinzanese, cioè il rapporto tra etica e medicina. Ma anche di chi ha la curiosità di conoscere, attraverso i suoi spaccati familiari e non, una parte della storia locale degli ultimi sessant’anni. Perché il nostro Totino ha saputo esprimere, attraverso i suoi scritti, i sentimenti, le aspettative e la vita di ognuno di noi, sempre con un linguaggio semplice e diretto. Il linguaggio di chi ha l’esperienza di una vita vissuta per la famiglia, per la sua professione e per gli altri. Dalle sue parole traspaiono chiari i concetti di chi non ha da chiedere nulla a nessuno e che ha ancora tanto da dare a tutti noi. Il suo linguaggio è quello di un uomo completamente libero da ogni legame di subalternità.
Qualche giorno fa sono andato a fargli visita. L’ho trovato in ottima forma, soprattutto mentale. Gli acciacchi fisici dell’ultimo periodo lo hanno frenato nella sua attività di studioso e scrittore ma di certo non lo hanno fermato. Perché il nostro Totino è un vulcano sempre attivo che non conosce pause.
L’ultimo suo libro “Il Medico da Ippocrate ai giorni nostri” con sottotitolo La professione nella Storia della Medicina, edito da Edizioni Grifo, è un saggio sulla professione del medico nella storia. Racconta la sua esperienza in camice bianco mettendo in evidenza alcuni casi clinici che lo hanno particolarmente coinvolto ed anche emozionato. Casi di pazienti, come lui stesso definisce, tra l’aldiqua e l’aldilà che diventano interessanti spunti di riflessione non soltanto dal punto di vista medico ma anche umano e civile.
Il libro si sofferma poi sul significato della morte che l’autore definisce un evento ineludibile e doloroso per chi rimane in vita. A conferma di quanto pesino sulla sua vita la perdita di alcuni dei suoi affetti più cari.
Poi l’autore si sofferma su un dramma: la morte che bussa alla porta dei più giovani e cita Plutarco: “la morte dei giovani è un naufragio, quella dei vecchi un approdo al porto”.
Un libro intenso e profondo. Un saggio attraverso il quale l’autore analizza in maniera critica vari argomenti: la medicina, l’etica del medico, la natura dell’uomo e i suoi più alti valori. Nonché il significato della vita in termini velatamente filosofici.
Un libro per tutti. Per i medici e per gli studenti in medicina. Per tutti noi che amiamo confrontarci e riflettere. Perché per migliorare la nostra vita e costruire un mondo migliore di quello che abbiamo trovato è necessario ascoltare e fare tesoro del racconto di chi la vive intensamente, con gioia, passione e generosità. E Totino vive in questo modo. Lui è una di quelle persone che dona tutto se stesso agli altri, senza riserve, con schiettezza e saggezza.
Siamo certi che ci stia già preparando una nuova sorpresa. Perché Totino ha ancora tanto da dirci. E noi per questo lo attendiamo e lo ringraziamo.