Il laboratorio teatrale della compagnia Ghèfiura presenta "La gazza ladra" a Villa Cleopazzo

di Mariluce Vespucci 30 Maggio 2025

Il laboratorio teatrale della compagnia Ghèfiura, diretto da Mariluce Vespucci e rivolto ai ragazzi dai 6 ai 14 anni, torna in scena, martedì 24 Giugno 2025, nell’antico giardino di Villa Cleopazzo, a Squinzano, con una delle opere più belle e popolari di Rossini, "La Gazza ladra".

La scelta cade nuovamente su un classico che possa arricchire la cultura dei giovani e far conoscere un tassello prezioso dell’immenso patrimonio artistico del nostro paese. Il testo è stato adattato in prosa e ridotto, ma la travolgente sinfonia farà sempre da sottofondo alla messa in scena teatrale.
La partitura musicale complessa della gazza ladra, la qualità dei temi e gli sviluppi, ne fanno da sempre un modello insuperato che coinvolge l’ascoltatore nella vicenda raccontata. La storia è stata ispirata da un fatto di cronaca realmente accaduto a Parigi ed è incentrata su una gazza che ruba oggetti luccicanti e crea una serie di spiacevoli malintesi. L’uccellino, che ha una funzione simbolica e diventa quasi domestico, farà sentire la sua voce dispettosa e giocherellona e si ergerà ad arbitro del destino di Ninetta, la giovane servetta della nobile famiglia Vingradito. Si manifesta lo storico conflitto tra il mondo aristocratico, detentore del potere ed il mondo popolare assoggettato ai soprusi. E’ un affresco corale in cui vengono valorizzati i personaggi di contorno, alcuni grotteschi, altri burberi ed autoritari, altri bonari e con un’aperta cordialità, ma tutti fondamentalmente umani. C’è gioia e movimento, tutto risuona della vita quotidiana e di danze paesane. L’opera viene generalmente pensata come una composizione di genere comico, in realtà contiene significati gravi ed evocativi e momenti profondamente emotivi. Ogni strumento ha il suo ruolo e preannuncia l’evento, i tamburi con i minacciosi avvertimenti, i flauti che sottolineano l’allegria dei contadini in attesa del ritorno dalla guerra del giovane padrone. Appartiene quindi al genere semiserio, misto, perché mescola elementi drammatici e buffi. Si alternano scene emotivamente pregnanti con momenti di debolezza, tenerezza e malinconia con gioia collettiva, in attesa di un finale lieto che risolve l’ingiustizia della sopraffazione e scioglie l’errore giudiziario in cui un’innocente viene sottratta in extremis alla pena capitale. I furti della gazza saranno scanditi dal sottofondo musicale rossiniano. Durante il primo atto la scena si svolgerà nel cortile popolare, il secondo atto invece sarà prevalentemente ambientato nella prigione in cui ingiustamente è stata rinchiusa Ninetta.
Allora, per vivere insieme una bella serata di teatro dell’estate squinzanese, vi aspettiamo, il 24 Giugno, alle ore 20.30, a Villa Cleopazzo, come sempre numerosi e coinvolti piacevolmente nella componente giocosa della nostra rappresentazione, che conferisce autenticità ai sentimenti dei personaggi e umanizza la storia fino a farla coincidere con la vita.

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