Tensioni al Comune di San Pietro V.co: ditta di Squinzano chiede i soldi delle luminarie

«Assisto attonito e basito ad un’evidente distorsione della realtà, data per assunto senza alcun riscontro o approfondimento, come buona prassi giornalistica imporrebbe».

 

 Esordisce con queste parole il presidente della Pro Loco di San Pietro Vernotico, Salvatore Bruno, che in un comunicato affidato alla nostra testata, stigmatizza senza mezzi termini il contenuto di due articoli di stampa, apparsi all’interno di un blog di informazione e su un quotidiano locale, aventi ad oggetto l’obbligazione di pagamento per il servizio luminarie relative al Natale Sampietrano 2015, “da imputare alle associazioni promotrici, in assenza di qualsivoglia rapporto contrattuale tra il Comune e la ditta” secondo quanto parzialmente riportato dai sopracitati organi di informazione. I fatti si riferiscono all'azione legale intrapresa dalla Ditta Luminarie Tommasi, incaricata dei lavori, che avrebbe citato in giudizio il Comune di San Pietro V.co per inadempimento contrattuale, in quanto il Comune stesso non avrebbe corrisposto alla Ditta la cifra concordata di € 5.000, per l'installazione di luminarie artigianali artificiali, durante le festività di Natale, nel periodo dicembre 2015- gennaio 2016.

«Sarebbe stato sufficiente verificare, con ordinaria diligenza, che ai sensi della delibera di giunta n. 191 emessa in data 10/12/2015 il Comune di San Pietro Vernotico autorizzava una serie di iniziative nell'ambito del Natale Sampietrano 2015, proposte congiuntamente dalla Pro Loco e dalla ditta Tommasi Luminarie, assieme alle altre realtà associative ed ai comitati aderenti sul territorio, con richiesta protocollata in data 4/12/2015 (tutto documentato e messo a disposizione dei lettori).

Ma a destare ancora più sconcerto è la totale assenza di qualsivoglia approfondimento in merito alla vicenda da parte dei giornalisti in questione, i quali non si sono minimamente preoccupati di appurare la veridicità di quanto emerso, né di offrire spazio alla controparte, prima di divulgare notizie a mezzo stampa: un atto di citazione di una parte, pertanto, viene elevato a verità storica e processuale, senza che vi siano né elementi di riscontro, né tanto meno valutazioni delle autorità giudiziarie, né soprattutto possibilità alcuna per la controparte di replicare e di argomentare in maniera oggettiva e razionale circa i rapporti intercorsi con la ditta in questione, la quale , inoltre, a distanza di qualche mese ha percepito la somma di € 23.000,00 (Festa patronale 2016), delle quali si discuterà in altra sede »- prosegue ancora Bruno.

«È questo un modo corretto di fare giornalismo? A cosa è dovuto l’atteggiamento parziale, ostile, ai limiti del denigratorio nei confronti dell’associazione turistica Pro Loco? Come mai da parte degli stessi giornalisti non è mai stata dedicata uguale attenzione ai mancati pagamenti relativi alla Festa Patronale 2014 da parte degli organizzatori, per i quali sono in corso dei procedimenti di ingiunzione proprio per non aver pagato le luminarie (nonostante il Comune di San Pietro avesse erogato il proprio sostanzioso contributo di circa € 40.000,00)?»- conclude il presidente Bruno.

A queste circostanziate domande, si aggiunge conseguente richiesta di rettifica, rispetto al contenuto degli articoli oggetto della disputa, previa integrazione con le circostanze e la documentazione allegata e messa a disposizione.

Non resta che attendere opportuni e doverosi riscontri, rispetto a quanto censurato dal presidente Bruno, che si riserva di intraprendere ogni azione a tutela dell’onorabilità dell’associazione.

 

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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