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San Pietro Vernotico, il Carnevalone di Rizzo e il 'je accuse' dell'ex sindaco Renna

di 22 Agosto 2017

Non c'è pace per il Comune di San Pietro Vernotico. Dopo le dimissioni irrevocabili da primo cittadino, Maurizio Renna - che ha definitivamente lasciato la carica lo scorso 13 luglio a causa di profonde spaccature in seno alla maggioranza e alla mancata approvazione del Bilancio -

interviene con una lunga nota a seguito di una notificazione “in qualità di persona offesa come Sindaco pro tempore, proveniente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, in merito alla citazione diretta a giudizio disposta dal pubblico ministero a carico della rappresentante legale dell’associazione affidataria dell’organizzazione e gestione del Carnevalone Sanpietrano 2015 dell’allora Amministrazione Rizzo”.

“Tralasciando l’aspetto giuridico della vicenda - scrive Renna - sul quale sarà l’autorità giudiziaria a valutare la fondatezza delle accuse mosse al soggetto sopra indicato, ciò che maggiormente colpisce è l’aspetto politico della vicenda: dopo due anni di accuse continue, quotidiane, inconsistenti rivolte al sottoscritto da parte di Rizzo, il Carnevalone 2015, il loro Carnevalone, presentato quale “fiore all’occhiello” dall’ex assessore Nasta finisce sotto l’attenzione della Procura, al vaglio degli organi giudiziari, con ben due capi di imputazione di rilievo (truffa e falso ideologico in atto pubblico)”.

Poi si inoltra in una serie di “domande inquietanti che la cittadinanza – continua il sindaco dimissionario - per lungo tempo si è posta, nel consueto silenzio di quella stampa e di quei blogger locali che hanno taciuto tali misfatti. Gli stessi misfatti che oggi stanno venendo a galla e sui quali la magistratura ha intenzione di vedere chiaro”.

Primo quesito di Renna: “Muovendo incessanti quanto vuote e calunniose accuse contro l’amministrazione Renna, volevano forse alzare il tiro per nascondere la polvere sotto il tappeto che li riguardava? Era questo l’intento di Rizzo e dei suoi consiglieri?”.

E poi proseguendo con gli interrogativi: “E permanendo sul piano prettamente politico della vicenda: con quale criterio di valutazione era stata individuata tale associazione ad organizzare il Carnevalone 2015, perlopiù ad appena due mesi dalle elezioni? Da chi effettivamente è stato gestito il Carnevalone? E con quale criterio sono stati spesi 24.400,00 € di soldi pubblici per una manifestazione in un’unica giornata, considerato che già la situazione finanziaria del Comune versava in uno stato così precario da non consentire, a distanza di pochi mesi, nemmeno il soddisfacimento dei bisogni essenziali del paese?”.

E ancora: “E nel merito delle accuse – incalza Renna chiamando in causa anche l'assessore Nasta - che oggi vengono mosse dai magistrati, quale è stata la vigilanza ed il controllo dell’Amministrazione Rizzo sull’utilizzo del denaro pubblico? Quale è stato dunque il grado di attenzione nei confronti della spesa pubblica e del denaro pubblico dell’ex sindaco Rizzo e dell’ex assessore Orlando Nasta? E come è stato gestito il settore dello spettacolo da Rizzo, dai suoi consiglieri e dall’assessore Orlando Nasta, peraltro tesoriere di un’associazione che ha ottenuto affidamenti rilevanti dalla stessa Amministrazione in tema di spettacolo e intrattenimento?”.

È questo – conclude Maurizio Renna - il mio auspicio: che l’autorità giudiziaria, alla quale ho sempre rivolto massima fiducia e sostegno e tutti gli organi competenti possano far luce pienamente su un quadro poco limpido e dai contorni sfocati che ha caratterizzato non solo il settore dello spettacolo ma tutta la gestione amministrativa di Rizzo, portando il paese all’indebitamento ed al collasso finanziario in cui versa. Perché, come sempre, il tempo è galantuomo: ristabilisce la verità e distribuisce a ciascuno le obiettive responsabilità”.

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)