Carnevalone sampietrano. La replica dell'assessore Nasta: Renna non sa di cosa parla

San Pietro Vernotico. A seguito del comunicato di Maurizio Renna con il quale l'ex sindaco di San Pietro Vernotico ribadiva la notizia dell'inchiesta della Procura di Brindisi sui fatti legati alla manifestazione del Carnevalone sampietrano del 2015, arriva la risposta (che pubblichiamo integralmente di seguito) dell'ex assessore della Giunta Rizzo Orlando Nasta, chiamato in causa dalla nota di Renna.

In nove punti risponde a Renna e conclude: “Se sperate che scrivendo articoli sul Carnevalone di tale spessore sia possibile un vostro riscatto, fatevene una ragione: dovete nascondervi e vergognarvi per come avete ridotto il nostro Paese”. “Il documento a firma dell’ex Sindaco Renna si commenta da solo ma merita alcune brevi precisazioni per evitare che i colpi di sole procurino più danni del previsto:

1) Ad essere sotto inchiesta non è il Carnevalone Sampietrano del 2015, ma tutt’altro.

2) Renna non ha ben chiara la distinzione tra parte offesa ed imputato. Come riportato nel documento da Renna, nella vicenda del Carnevalone il Comune è parte offesa, è il soggetto danneggiato, non chi avrebbe commesso il reato. Renna, ad esempio ha ricevuto un avviso di garanzia per gli affidamenti contro legge per il Calvario, ed è accusato per abuso di ufficio: in questo caso era indagato e rischia di divenire imputato. Nonostante abbia ricevuto due atti (uno da indagato e l’altro da parte offesa come lui afferma) non ha ancora capito la differenza tra un indagato, un imputato e la parte offesa?

3) Non è Maurizio Renna parte offesa, ma il Comune di San Pietro Vernotico in persona del sindaco pro-tempore.

4) Se l’associazione ha fatto qualcosa di illegale (non conosco il contenuto del rinvio a giudizio quindi non mi esprimo sul punto), ne risponderà innanzi alla Giustizia: se è colpevole sarà condannata, se innocente sarà assolta. Ma il procedimento non è contro il sottoscritto od il Sindaco Rizzo e non riguarda l’affidamento o l’esecuzione del servizio ma al più, per ciò che si può comprendere riguarda la documentazione successivamente prodotta: cosa c’entrano gli organi politici o la manifestazione con tutto ciò?

5) L’associazione aveva tutti i requisiti per poter svolgere il servizio e lo ha fatto benissimo, tanto che un Carnevalone di tale spessore non si vedeva da anni a S. Pietro Vernotico. A parte il ricordo drammatico del carnevalone del 2006 che ha visto il decesso di una persona e gli strascichi giudiziari a tutt’oggi non definiti (non è quello il termine di paragone, ma dobbiamo ricordarci anche di tali eventi drammatici e del fatto che per anni nessuno ha avuto il coraggio di riproporre l’evento), la manifestazione è stata organizzata in maniera impeccabile e perfetta sotto ogni punto di vista. Tutti gli elogi erano e sono meritati rispetto a ciò che il Paese ha avuto il piacere di vivere, allo spettacolo messo in campo, all’impegno profuso dai componenti della associazione: non si rinnega nulla delle decisioni del tempo e del compiacimento per il lavoro svolto;

6) Il funzionario del Comune ha pagato quanto previsto in delibera. L’associazione non ha agito contro il Comune per chiedere differenze sebbene abbia rendicontato maggiori oneri o minori incassi. Renna spera forse di eliminare le sue responsabilità per quanto i Commissari stanno mettendo a nudo per tutti gli affidamenti effettuati contro legge? Ridicolo e dannoso come i suoi due anni di amministrazione;

7) Il rendiconto della associazione è stato approvato dal dirigente con determina nr. 418 del 17.9.2015

8) Per quanto attiene il costo della manifestazione, sino a maggio del 2015 abbiamo dato copertura ad ogni onere, i servizi sociali hanno visto incrementare del 110% le somme messe a disposizione, borse lavoro, baliatico, centri sociali, erogazioni a famiglie bisognose, nulla è stato negato. In due anni da giugno 2015 a giugno 2017 l’amministrazione Renna ha negato servizi, dilapidato un patrimonio in termini di spesa sociale e di investimenti anche nella cultura (non dimentichiamo che Renna ha preferito la manifestazione del venerdì santo alla storica festa della bandiera per la prima volta non svolta), oltre ad aver chiuso centri come crescere insieme, bollenti spiriti e finanche il pronto soccorso e l’ospedale rinnegando il programma elettorale;

9) Tengo infine a precisare che assolutamente falsa e documentalmente provata è la circostanza che il sottoscritto nella doppia veste di assessore al ramo e tesoriere di una associazione avrebbe conferito alla stessa rilevanti affidamenti.

Il Paese ha compreso bene la differenza tra chi ha amministrato dal 2010 al 2015 e chi ha, per fortuna, ha amministrato solo per due anni dal 2015 al 2017. Se sperate che scrivendo articoli sul Carnevalone di tale spessore sia possibile un vostro riscatto, fatevene una ragione: dovete nascondervi e vergognarvi per come avete ridotto il nostro Paese per manifesta inettitudine ed incapacità di amministrare (salvo gli affidamenti agli amici)”.

Veronica Notaro

Giornalista Pubblicista, Blogger e…sognatrice

Laureata in Lettere Moderne, autrice della raccolta poetica M’ama non mama e del romanzo breve Sogni Pizzicati

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