Via all'elettrificazione dei treni: "passo importante, ma mancano ancora molte risorse"

a cura della 18 Gennaio 2021

 Prendono il via oggi, lunedì 18 gennaio 2021, i lavori per l'elettrificazione delle tratte FSE (Ferrovie Sud Est) Lecce-Zollino e Maglie-Otranto.

Un giorno che in molti aspettavano da circa vent'anni, e che si pensa sia finalmente arrivato. Un nuovo modo di viaggiare, quindi, che permetterà di spostarsi con maggiore velocità, puntualità e sostenibilità, abbattendo i tempi del 30 o del 50%. L'avvio dei lavori, però, è solo un piccolo passo avanti di un progetto che prevede ancora tantissimi risultati da ottenere, a cominciare dalla cifra di 50 milioni di euro per l'elettrificazione della linea Lecce-Zollino che risulta ancora mancante (il Fondo Sviluppo e Coesione ne avrebbe finanziati al momento solo 130 a fronte dei 180 complessivi), e dalla possibilità di reperire le risorse per installare il Sistema di Controllo della Marcia Treno (SCMT), un sistema di sicurezza della marcia dei treni di ausilio al macchinista applicabile su linee elettrificate, certificato fino alla velocità massima di 250 Km/h e che fornisce il controllo della velocità massima ammessa, istante per istante. Sistema di sicurezza senza il quale i treni delle linee pugliesi non potrebbero superare i 50 km/h in termini di velocità, limite imposto dall'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. A tal proposito, come si legge su Quotidiano di Puglia, l'Assessore regionale ai Trasporti Anna Maurodinoia, ha dichiarato che "l'assessorato si è fatto parte attiva per il reperimento, avanzando in più occasioni richieste in tal senso al ministero dei Trasporti, dapprima con nota del 6 giugno e, da ultimo, con nota del 9 settembre 2020. Ma fin qui nessuna risposta". Fondi e risorse, insomma, fondamentali per la realizzazione della metropolitana di superficie fino a Gagliano del Capo e per l'ottimizzazione dei tempi di percorrenza ad esempi tra Lecce e Gagliano del Capo, al momento abbastanza lunghi, dato che, come detto sopra, senza l'installazione del SCMT, è impossibile viaggiare ad una velocità maggiore di 50km/h.
Il Consigliere Regionale, Capogruppo de 'La Puglia Domani' e Presidente del Movimento Regione Salento Paolo Pagliaro, da sempre attivo in merito allo sviluppo del territorio, dichiara invece: “La nostra protesta è servita e Ferrovie del Sud-Est hanno finalmente battuto un colpo. Sono partiti i lavori per l’elettrificazione di due linee, la Lecce-Zollino e la Maglie-Otranto, oltre quelli per la realizzazione della tratta fino a Martina Franca. Un primo risultato che ci fa ben sperare, ma che naturalmente rappresenta solo il primo passo di un’opera strategica per il nostro Salento”.
“Si tratta di un primo, ma significativo, segnale - continua Pagliaro; la manifestazione promossa dal MRS, a cui ha aderito tutto il centrodestra pugliese, ha portato i suoi frutti. FSE ha finalmente messo al centro della propria agenda la realizzazione della Metropolitana di superficie che va da Martina Franca a Gagliano del Capo e per collegarsi alla tratta già elettrificata della Bari-Taranto. Abbiamo sottolineato, ancora una volta, che nel Salento sembra di vivere nel Far West: due ore è mezzo per percorrere 40 chilometri è quantomeno assurdo. Quest’opera riveste un’importanza assolutamente strategica per il nostro territorio. Fino ad oggi la Regione Puglia ha riversato tutte le sue attenzioni all’area barese ma ora grazie al nostro impegno la musica sta cambiando. L’elettrificazione delle prime due linee, però, è solo l’inizio. L’opera ha un costo complessivo di 180 milioni di euro, ma all’appello ne mancano 50 per permettere l’elettrificazione fino a Gagliano del Capo. Noi continueremo ad essere vigili e pungolanti affinché l’opera vada a completamento nel minor tempo possibile, perché, come abbiamo sempre detto, per noi l’Italia inizia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari. Vigileremo con molta attenzione in modo che queste risorse arrivino e che non ci siano sprechi come in passato.
Inoltre- conclude il Consigliere- auspico che i fondi vengano impiegati bene e quanto prima, evitando ritardi e le solite lentezze burocratiche che spezzano le ali al futuro. È giunto il momento, non possiamo più aspettare e non ci accontenteremo di annunci che abbiamo ascoltato in tanti anni.
Vogliamo che le nostre ferrovie siano modernizzate e diventino al passo coi i tempi e con le ambizioni di un Salento a forte vocazione turistica ma anche di un Salento che lavora ed ha bisogno di collegamenti moderni e veloci. Abbiamo le idee chiare e una visione del futuro di questa terra e combatteremo con tutte le nostre forze per cambiarne il corso”.
Per completare i lavori si stima possano volerci circa quattro anni, con il lavoro di 150 operai e almeno venticinque mezzi. Un lavoro immane, ma che sarà utile per dare al territorio maggiore sviluppo, efficienza e funzionalità. Intanto, il traffico ferroviario è stato bloccato per l'inizio dei lavori, ma gli spostamenti saranno garantiti attraverso l'attivazione dei bus che collegheranno i Comuni pugliesi interessati.

Redazione

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