Riapertura alle visite e nuovi ricoveri nelle strutture residenziali

a cura della 26 Maggio 2021

La Regione Puglia ha approvato le linee guida regionali applicative dell’ordinanza del Ministro della Salute dell'8 maggio 2021 sulla riapertura delle visite dei parenti e dei nuovi ricoveri nelle strutture residenziali.

Entro 48 ore precedenti la data prevista di visita, i familiari devono presentare, alla Direzione della struttura, una richiesta via email, in cui viene riportato il nome dell’ospite a cui devono fare visita e autocertificazione sul proprio stato di salute. Al momento della richiesta, ogni visitatore/familiare deve allegare la Certificazione Verde COVID-19 o, in alternativa, l’attestazione di una delle condizioni necessarie per il rilascio della Certificazione, purché non scadute come da D.L. 52/2021:

a) avvenuta vaccinazione anti-SARS-CoV-2, al termine del prescritto ciclo;
b) avvenuta guarigione da COVID-19, con contestuale cessazione dell'isolamento prescritto in seguito ad infezione da SARS-CoV-2, disposta in ottemperanza ai criteri stabiliti con le circolari del Ministero della salute;
c) effettuazione di test molecolare o antigenico rapido con esito negativo al virus SARS-CoV-2 effettuato entro le 48 precedenti.

Le linee guida approvano anche lo schema di patto di corresponsabilità che deve essere sottoscritto tra ente gestore e familiare/visitatore all’atto della visita. La programmazione delle visite deve considerare le condizioni dell’ospite (età, fragilità, stato immunitario) e del visitatore, nonché le caratteristiche logistiche della residenza e l’andamento della situazione epidemiologica, tenuto conto dell’andamento epidemiologico all’interno della struttura (presenza o meno di focolai), del suo territorio di ubicazione e del territorio di provenienza del visitatore o del territorio di destinazione dell’ospite in uscita. Di norma le visite devono riguardare non più di due visitatori per ospite per visita e devono avere durata definita (non più di 1 ora); in specifiche condizioni cliniche/psicologiche (es. fasi del fine vita, utenti minori, depressione grave, deterioramento cognitivo, gravissime disabilità, stati vegetativi…) è possibile valutare l’alternanza di più visitatori individuati specificamente, anche per frequenze e durate superiori a quanto ordinariamente previsto.

L’ingresso dei visitatori deve essere approvato, concordato e programmato con la Direzione della Struttura, al fine di garantire accessi contingentati nel tempo nel rispetto delle misure di distanziamento sociale previste dalla normativa vigente. La Direzione predispone, su base quotidiana, un registro degli accessi giornalieri approvati che deve essere conservato per minimo 30 giorni; per evitare assembramenti di persone deve essere assicurato il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra visitatori (estendibile fino a 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), ad eccezione dei visitatori componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi, fermo restando il distanziamento con l’ospite della struttura. Il contatto fisico tra visitatore e ospite della struttura può essere preso in considerazione solo in particolari condizioni di esigenze relazionali/affettive; è sconsigliato l’accesso dei visitatori minori di 6 anni per i quali non sia possibile garantire il rispetto delle misure di prevenzione.
Vista l’attuale situazione epidemiologica rimane necessario massimo rigore nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, nel garantire il distanziamento sociale ed evitare qualsiasi forma di assembramento all’interno delle strutture. Le visite devono essere effettuate nel rispetto di tutte le precauzioni e misure igienico-sanitarie. Il familiare/visitatore deve sempre effettuare l’igiene delle mani all’ingresso e all’uscita dalla struttura e indossare sempre e correttamente i dispositivi medici o di protezione individuale; vanno garantiti, ove possibile, percorsi distinti di accesso e di uscita dei familiari/visitatori agli spazi dedicati alla visita, sempre nel rispetto del distanziamento sociale. I percorsi dovrebbero evitare, quando possibile, l’ingresso all’interno della struttura e rendere possibile l’accesso diretto agli spazi dedicati alle visite.
In caso di ospite/paziente COVID-19 positivo, l’accesso da parte di familiari/visitatori nella stanza di degenza in isolamento deve essere prevista solo in caso di utenti minori e di pazienti in condizioni di fine vita o in altri specifici contesti a rischio di scompenso psichico. Il visitatore dovrà indossare i necessari dispositivi di protezione ed essere adeguatamente supportato circa i comportamenti da assumere (esempio: vestizione/svestizione, ecc.); qualora il visitatore/familiare rifiuti l’adesione alle indicazioni di cui sopra, non potrà avere accesso alla struttura.
I responsabili delle singole strutture devono garantite le seguenti misure:
- Organizzazione dei percorsi di ingresso ed uscita e rimodulazione dell’accesso alle strutture sia in termini di percorsi (accesso ed uscita diversificati, con unico punto di ingresso destinato al controllo dei soggetti in zona dedicata di “triage”) sia di numero (micro-gruppi);
- Attivazione di procedure di triage, in “area filtro” con operatore dedicato a effettuare la verifica del corretto utilizzo dei DPI e la verifica della registrazione dell’utente nell’elenco degli accessi approvati;
- Rilevare e registrare la temperatura corporea degli utenti con termometro termoscanner. In presenza di temperatura superiore a 37.5°C o di sintomatologia suggestiva, i visitatori non potranno accedere alla struttura e saranno rinviati al proprio domicilio con l’indicazione di sottoporsi ad intervista epidemiologica da parte del proprio MMG;
- Controllare che vengano rispettate le norme igienico-sanitarie per la prevenzione della diffusione di SARS CoV 2 (es. corretta profilassi igienica delle mani, igiene respiratoria).

In presenza di condizioni climatiche favorevoli vanno sempre privilegiati gli incontri in spazi aperti e allo scopo dedicati (area esterna, giardino).

Negli spazi chiusi, per gli impianti di condizionamento è obbligatorio escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. Vanno rafforzate le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria. Vanno mantenute adeguate procedure di sanificazione dei locali e le attività di aerazione, detersione e sanificazione della stanza dove è avvenuta la visita con attenzione alle superfici e agli altri elementi che vengono toccati più frequentemente (maniglie, interruttori, corrimano, ecc.).

Le strutture devono garantire una regolare informazione ai familiari sulla situazione clinica degli ospiti, non solo nei casi di positività dell’ospite al SARS-CoV -2, e sulle regole di prevenzione e sicurezza COVID 19, fra cui quelle relative agli isolamenti e quarantene.
E’ necessario sviluppare strategia di corresponsabilizzazione rivolte agli utenti e ai loro familiari/rappresentanti legali, nell’ottica della massima condivisione delle scelte assunte, sia con colloqui incontri diretti, sia attraverso altri canali (esempio: sito internet, moduli informativi, poster, incontri in call conference in piccolo medio gruppo, ecc). Una adeguata informazione e condivisione con gli utenti circa le decisioni organizzativo strutturali assunte può essere alla base di un “patto di condivisione del rischio” con gli ospiti e i loro visitatori/familiari, funzionale alla ripresa e al ritorno delle normali attività ospedaliere.

Redazione

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