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Affare Covid-19 ai danni dell'INPS: diversi gli indagati per truffa

a cura della 28 Gennaio 2022

Il Covid-19 ha rappresentato per alcuni anche un modo ed una scorciatoia per fare soldi facili. Peccato che prima o poi per molti furbetti il gioco possa finire.

Proprio oggi infatti sarebbe arrivata ad una svolta l'indagine condotta dalla pm Consolata Moschettini con una cinquantina di indagati per truffa ai danni dell'Inps. Durante la pandemia, infatti, una società agricola,  secondo l'accusa esistente solo sulla carta, avrebbe incassato indennizzi di disoccupazione e Ristori Covid per lavoratori "fantasma".
Il tutto sarebbe accaduto da marzo 2019 a giugno 2020 e avrebbe visto protagonisti una finta amministratrice di una società agricola, una 45enne di Surbo, un 52enne di Surbo e un 49enne di San Pietro Vernotico residente a Trepuzzi.
Ben 46 i dipendenti e i braccianti agricoli assunti, sempre per finta, e a quali sarebbero stati erogati assegni di indennità di disoccupazione, Covid e maternità, per una cifra che si aggirerebbe intorno ai 170mila euro.
A destare i maggiori sospetti anche il fatto, ad esempio, che la società agricola in questione non avesse disponibilità di terreni perché a nessuno degli amministratori erano stati concessi in comodato d'uso, che non ci fosse una documentazione ufficiale dei conti, che non ci fosse nessuna prova dell'acquisto di beni utili per svolgere il lavoro (trattori, materi prime e quant'altro), e che sul conto corrente aziendale non comparissero pagamenti o movimenti alcuni.

Redazione

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