Il nome dei militari monteronesi caduti nell'ultimo conflitto mondiale inserito nell'albo degli IMI

di Antonio Martino 07 Novembre 2020

Quest’anno, a Monteroni, la giornata del “4 novembre”, ricordata come Festa dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, è stata vissuta in maniera molto diversa rispetto al passato poiché le restrizioni legate all’emergenza sanitaria non hanno permesso cerimonie ufficiali.

Il Monumento ai Caduti è stato, comunque, onorato da parte dell’Amministrazione Comunale, guidata dalla neo sindaca Mariolina Pizzuto, al fine di sottolineare l’importanza dei caduti di tutte le guerre, dell’unità nazionale e delle forze armate. A tal proposito, dopo la scoperta delle due lapidi marmoree con l’incisione dei nominativi di diciotto militari monteronesi caduti nell’ultimo conflitto mondiale, avvenuta lo scorso anno attraverso le accurate ricerche condotte dal Luogotenente della Guardia di Finanza Salvatore Quarta (cfr.“I.M. I. 172367 Lagher XB Wietzendorf. Esempio di umanità negata” - edizioni Esperidi, Monteroni di Lecce, 2020), l’Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia ha comunicato l’inserimento dei nominativi nell’Albo degli IMI (Internati Militari Italiani) caduti nei lager nazisti e nel LeBI - Lessico Biografico degli IMI. Si tratta di due banche dati on-line complementari realizzate dall’ANRP - Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari, in cui sono registrati in ordine sistematico elementi anagrafici e biografici del più alto numero possibile dei circa 650mila militari italiani internati nei lager del Terzo Reich tra il 1943 e il 1945 (www.alboimicaduti.it www.lessicobiograficoimi.it). L’ANRP, nella persona del presidente nazionale Enzo Orlanducci, grazie alla disponibilità della segretaria Gisella Bonifazi, ha inteso sottolineare l’importanza del lavoro compiuto dal Quarta: “Prezioso il contributo di quei famigliari, come Salvatore Quarta, che hanno voluto raccogliere in un libro le testimonianze del proprio padre, fante monteronese che, oralmente ed inconsapevolmente ha trasmesso al figlio la dolorosa esperienza vissuta. Oltre alla vicenda del papà, nel libro sono riportate le storie di 104 soldati originari di Monteroni di Lecce, alcuni dei quali mai rientrati in Patria, ancora oggi sepolti nei cimiteri d’Onore italiani in terra tedesca e austriaca”. In questi giorni è già possibile collegarsi alle due banche – dati online affinché si possano ottenere i nomi delle donne e degli uomini che hanno reso grande la nostra nazione.

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