Settecento e Novecento si incontrano nella musica di Lorenzo Putignano e Giuseppe Gaeta

di Antonio Martino 04 Novembre 2020

Il duo Lorenzo Putignano - Giuseppe Gaeta ha tenuto un concerto domenica 25 ottobre presso la Chiesa Parrocchiale di San Filippo Smaldone di Lecce, attualmente affidata a don Giovanni Serio.

L’evento culturale, inserito nell’esclusivo Festival Organistico del Salento (VI edizione), diretto dal M° Francesco Scarcella, ha rappresentato un’occasione per evidenziare il rapporto sonoro tra Settecento e Novecento, due epoche lontane ma con elementi in comune che il programma musicale ha opportunamente sottolineato. Tali accostamenti artistici sono stati già avallati dal semiologo Omar Calabrese (1949 – 2012) attraverso il suo testo “Il Neobarocco. Forma e dinamiche della cultura contemporanea”, edito da La Casa Ucher (2013), che un incuriosito lettore – ascoltatore potrà avere la possibilità di rielaborare il proprio concetto estetico poiché troverà anche “L’età neobarocca” (1987) e "Mille di questi anni" (1991). I due giovani musicisti, Lorenzo Putignano all’organo e Giuseppe Gaeta al cembalo, hanno potuto realizzare un doppio dialogo: una ricerca intesa tra i due strumenti e una particolareggiata attenzione del repertorio. “Fandango” (per cembalo e organo) di Luigi Boccherini (1743 -1805), “Sonata in sol maggiore” di Johann Christian Bach (1735-1782), il Primo Concerto di Josef Blanco (1750 - 1811) e una “Fantasia” di un compositore anonimo hanno caratterizzato la parte settecentesca del concerto. “Harmonies” per solo organo di György Ligeti (1923-2006), “Rondo Cantabile” per organo e cembalo di Gary Bachlund (1947) e “Scholia” di Biagio Putignano (1960) sempre per i due strumenti protagonisti hanno vivacizzato la parte contemporanea del concerto. Il brano “Scholia”, eseguito in prima esecuzione assoluta, è stato commissionato su invito del Direttore del Festival Organistico del Salento. I due musicisti, al termine del concerto, hanno voluto evidenziare il loro stato d’animo; Giuseppe Gaeta: “Così come nel barocco chiaro e scuro si alternano, spero riusciremo a vivere la calma dopo questa tempesta e ritrovarci ancora a condividere musica tutti insieme” e Lorenzo Putignano: “Non è frequente esibirsi in duo organo e clavicembalo ma devo dire che è stato un connubio perfetto tra due strumenti apparentemente lontani”. Il concerto, svolto nel rispetto delle norme anti - Covid, ha voluto destare l’interesse dell’ascoltatore con intense e contrastanti sfumature sonore che ancora si rincorrono lungo i secoli, lungo la storia dell’uomo.

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