Lecce che serataccia, errori a raffica e poca lucidità. L'Ascoli fa bottino pieno al Via Del Mare

Se doveva essere la partita dei 3 punti assicurati per la squadra giallorossa, così non è stato. Il Lecce di Corini ospita l’Ascoli di Andrea Sottil, dopo il pareggio contro il Pordenone, nella seconda giornata di ritorno del campionato di Serie B, in un match tutto da dimenticare.

La squadra di Corini arriva con il confermato 4-3-1-2, che vede Mancosu trequartista alle spalle della coppia formata da Stepinski e Coda. A centrocampo vengono scelti Henderson, Hjulmand e Tachtsidis. In difesa, Lucioni e Pisacane al centro e Zuta e il nuovo acquisto Maggio, ultimo arrivo in casa giallorossa, accaparrato in zona cesarini del calciomercato, in seguito al brutto infortunio di Cloud Adjapong, costatogli una rottura del tendine d'Achille.

Inizia il match e la squadra di Sottil, sostituito in panchina da Baroncelli a causa di una squalifica, ma che non ha fatto mancare il sostegno e la guida ai suoi ragazzi, seppur declassato in tribuna, cerca di pressare alto i padroni di casa già dai primi minuti di gioco.

 Il Lecce però non rimane a guardare e, dopo varie occasioni andate in malora,  trova il vantaggio al 23’ grazie al cross di Coda su Stepinski, che di testa non perdona. L'attaccante polacco esulta e poi si reca verso la panchina salentina esibendo la maglia di Adjapong, già operato a Bologna dopo la rottura del tendine di Achille del piede destro.

Nemmeno un minuto e Coda sfiora il gol del raddoppio: il portiere dell’Ascoli Leali sbaglia il rinvio regalando al’attaccante giallorosso il pallone, che calcia incredibilmente a lato, graziando i bianconeri.

 

L’Ascoli però non resta alla finestra, e al 28’, dopo solo 5 minuti dal vantaggio dei giallorossi, arriva il goal di Dionisi. Su erroraccio di Stepinski, che sbaglia un passaggio in orizzontale nella propria metà campo, il pallone viene regalato all’attaccante bianconero che disorienta l’ultimo uomo della difesa salentina Pisacane e col destro fa secco Gabriel.

Finisce il primo tempo per 1-1 al Via del Mare, entrambe le squadre danno vita ad una partita equilibrata con diverse occasioni da rete.

Il secondo tempo comincia con una sostituzione del Lecce, esce Pisacane entra Meccariello. L’Ascoli ora inizia a crederci. Dopo un salvataggio al 48’, dove Gabriel si supera su tiri di Dionisi e Sabiri, nulla può fare al 57’: è ancora lui, Dionisi che si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e firma la doppietta decisiva per l’Ascoli.

Il Lecce non ci sta e spinge sull'acceleratore: al 65’ Corini inserisce Rodriguez per Stepinski, Majer per Henderson, Nikolov per Tachtsidis, tentando così una rimonta giallorossa. Al 91' lo spagnolo Rodriguez viene travolto dal portiere dell’Ascoli ed è calcio di rigore. Dal dischetto Capitan Mancosu, che però conferma la serata fiacca del Lecce, calciando altissimo e sbagliando tutto.

Dopo 5 minuti di recupero, arriva il triplice fischio, che porta le squadre definitivamente negli spogliatoi. È una serata nera per il Lecce, nerissima, che invece di trovare i 3 punti non ne trova nemmeno uno. Ciò che è emerso dalla partita è che il Lecce deve ancora trovare la sua quadra, soprattutto in difesa, ancora un cantiere aperto, visto il grave infortunio di Adjapong e l’arrivo di Maggio solo da pochi giorni.

Corini: "Mi assumo la responsabilità"

Nel dopo partita l'allenatore del Lecce, Eugenio Corini, ci ha messo la faccia ed è intervenuto ai microfoni di DAZN: "Una partita particolare, nel senso che l’abbiamo portata dove volevamo, abbiamo subito il pareggio mentre eravamo in controllo. Lì ci siamo innervositi. Potevamo poi sì incrementare il vantaggio. Nella parte finale del primo tempo abbiamo giocato male. Abbiamo avuto la possibilità di riprenderla dopo il pareggio ma non è stato così E’ un momento particolare. Stiamo integrando ragazzi nuovi, oggi è difficile da commentare, nel mentre stiamo cercando di accelerare un processo che ci porta a pagare qualcosa. Siamo stati autolesionisti, e quando si è così gli avversari sfruttano le situazioni. Anche loro ci sono in campo. Il percorso di crescita deve essere completato, la responsabilità di questa sconfitta è mia. Dal punto di vista della società sono messo nelle condizioni ideali di lavorare. Il percorso di crescita? Senza dubbio dobbiamo fare ancora delle cose. Dobbiamo migliorare in delle situazioni, bisogna comprendere quando forzare la giocata e quando muovere ancora il pallone per cercare poi il varco giusto. Sappiamo che qualcosa la dobbiamo pagare ma il grande rammarico è che avevamo portato la gara sui nostri binari. Quando è così devi vincere - ha dichiarato Corini -. Quando abbiamo giocato con lucidità abbiamo fatto cose importanti, quando vogliamo forzare determinate situazioni sbagliamo da soli. Dobbiamo capire quando dover forzare la giocata e quando far girare la palla. E’ quello che serve nel processo di crescita. I ragazzi si devono liberare da qualche incertezza, nelle partite può succedere che paghi di più oltre i demeriti. Questo fa parte del calcio e bisogna continuare a giocare sempre. Nel momento di difficoltà c’è stato equilibrio abbiamo creato i presupposti per pareggiare e sperare di vincere ma tante situazioni non sono girate nel verso giusto. Riprendere presto è importante. Abbiamo l’occasione di giocare immediatamente contro il Brescia ma con consapevolezza di avere punti da recuperare. Le partite passano e dobbiamo essere bravi a cogliere le occasioni a partire da martedì. A caldo non parlo quasi mai. Devo ragionare prima di parlare alla squadra, ora prevale l’amarezza. C’è consapevolezza di averla potuta vincere e commentiamo una sconfitta. Il dolore che abbiamo questa sera deve diventare forza a partire dal prossimo allenamento per preparare la gara di martedì con il Brescia. Perché ho messo Gallo? Avevamo già le due punte, con trequartista e terzini d’inserimento. Avevo bisogno di avere ampiezza e ho giocato la carta Gallo. Qualcosa di bene abbiamo fatto, il ragazzo ha fatto delle cose buone e volevo prendere velocità col gioco e non con altri elementi offensivi. Non siamo fragili. Se lo fossimo stati non avreste visto il forcing finale. In situazioni come quelle di stasera non avremmo reagito e non costruito l’occasione del rigore. La squadra ha energia e nelle situazioni di nostro favore non siamo stati bravi. Le opportunità ci sono state, è dentro la partita che pecchiamo di lucidità forzando delle situazioni invece di avere pazienza. Quando facciamo questo creiamo difficoltà. La reazione? Non imputo niente ai ragazzi”.

 

Prossimo appuntamento per i giallorossi è il big match contro il Brescia, sempre al Via del Mare, martedì dalle 19:00.

Vincenzo Casilli

Redattore, classe 1996, appassionato di musica e di ogni forma di intrattenimento.

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