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La rubrica "I Venerdì musicali del Salento" approfondisce la figura del musicista don Pietro Magri

di Antonio Martino 21 Aprile 2021

La rubrica "I Venerdì musicali dal Salento", ideata e curata dall’organista leccese Leonardo Antonio Di Chiara, ha approfondito, nell’ultimo incontro trasmesso in streaming sul canale YouTube e Facebook, la figura del musicista don Pietro Magri

(Vigarano Mainarda [Ferrara], 10 maggio 1873- Oropa [frazione della città di Biella] 24 luglio 1937) e la sua poliedrica e vasta produzione. Sono intervenuti i musicisti Biagio Putignano (compositore) e Francesco Scarcella (organista) i quali hanno evidenziato gli infiniti spunti artistici presenti nelle composizioni di Magri (il suo catalogo ne conta oltre 700). L’attenzione verso tale musica nasce anche dall’attività del suo autore in terra di Puglia poiché egli fu maestro di cappella della Cattedrale di Bari e direttore della “Schola Cantorum” del Seminario (1901); nel 1910 divenne maestro di cappella della Cattedrale di Lecce e di Molfetta. Inaugurò l’organo “Inzoli” del Duomo leccese nel marzo del 1925; non a caso la trasmissione ha avuto per titolo: “Pietro Magri – Missionario Ceciliano in terra di Puglia”. Il termine “ceciliano” è legato ad una riforma operativa nel campo della musica sacra che si sviluppò dalla metà dell’800 sino al ‘900 inoltrato al fine di rivalutare la polifonia romana del ‘500. Questa esigenza emerse per dare nuova linfa alla musica sacra ormai “contaminata” delle melodie legate al melodramma della seconda metà del 1800. La trasmissione ha proposto importanti ascolti come: “Ave Maria di Oropa” (op. 372) eseguita dal Coro “San Filippo Smaldone” di Lecce (direttore Biagio Putignano) presso la Cattedrale di Otranto all’interno del Festival Organistico del Salento (ed. 2017); “Corale e variazioni” (op.157) eseguito all’organo da Francesco Scarcella presso la Chiesa S. Filippo Smaldone di Lecce (2017).
L’organista ha voluto esprimere un suo parere: “Ho incontrato la figura di Pietro Magri la prima volta visitando il santuario di Oropa negli anni ‘80. Da allora ho avuto modo di ascoltare varie composizioni di questo autore, restando sempre più favorevolmente colpito della qualità delle sue musiche”. Un altro brano è stato “Laude” (op. 376) eseguito dal Coro “San Filippo Smaldone” di Lecce e successivamente si è ascoltato un coinvolgente “Credo” dalla Missa Sancti Francisci Salesii (op. 215) eseguita dal Coro “Valle della Cupa” diretto da Biagio Putignano. Quest’ultimo ha voluto esternare un suo pensiero: “Sono convinto che la qualità delle pagine scritte durante il movimento ceciliano meritino di essere riprogrammate con maggiore frequenza e con attenta valutazione, se non altro per colmare un vuoto nella nostra storia musicale, sia nazionale che locale, che ha visto impegnati artisti, artigiani, interpreti ed intellettuali che abbiamo velocemente dimenticato”. Di Chiara, al termine della trasmissione ha voluto condividere una sua riflessione su Magri: “La sua musica è intrisa di vena melodica e di temi che entrano subito nell'animo dell'ascoltatore, pertanto chi ha seguito lo streaming ha potuto scoprire ed ascoltare la ricercatezza dell'armonia e la chiarezza formale delle sue composizioni".