Concluso il mercato del Lecce. Corvino svela i retroscena della cessione di Olivieri

di Nicola Schipa 01 Febbraio 2022
Nella giornata di ieri si è concluso il calciomercato di riparazione e i giallorossi,
durante questa sessione, non si sono risparmiati con colpi in entrata e in uscita per rinforzare tutti i reparti.
 
Per quanto riguarda il reparto offensivo sono arrivati: Asencio, che dopo avendo contratto il Covid in Spagna è arrivato in Italia alla corte di Baroni ,a parametro zero, per fare da vice-Coda e Ragusa ,che con le partenze di Olivieri, Paganini e Felici, è arrivato per alternarsi con gli esterni offensivi.
 
Per la metà campo, Corvino e Trinchera, hanno pensato a Faragó che è già stato utilizzato da Baroni in diverse occasioni come mezz'ala. Il centrocampista calabrese ha dimostrato di poter dare a questo Lecce un contributo importante, vista anche la sua duttilità.
 
Nella retroguardia giallorossa è stato ceduto Bjarnason che ha trovato davvero poco spazio nell'11 di Marco Baroni. L'islandese è stato rimpiazzato da Lorenco Simic, che ha già avuto alcune esperienze in Italia e che può fare comodo come quarto difensore centrale. Oltre a Bjarnason, i salentini hanno ceduto Biagio Meccariello, che ha raggiunto Marco Mancosu alla Spal con cui ha compiuto l'impresa della promozione in Serie A dei giallorossi.
 
Tra i pali è arrivato Plizzari, in prestito secco dal Milan fino a fine stagione, che farà da secondo portiere visto l'infortunio di Bleve.
 
Nella conferenza stampa di questa mattina, il DS Pantaleo Corvino, ha chiarito tutte le fasi del mercato, precisando che per il girone di ritorno, il Lecce può contare su una rosa di 28 uomini che si alterneranno, vista la vicinanza tra i vari incontri che spesso si disputeranno a 3/4 giorni di distanza l'uno dall'altro.
 
Inoltre ha precisato, la situazione di Olivieri, che avrebbe chiesto esplicitamente il trasferimento a causa delle ripetute lamentele dei leoni da tastiera. Queste le parole di Pantaleo Corvino: "Non comprendo le ragioni di certo accanimento. Non si può essere così cattivi e mi riferisco anche a situazioni già viste lo scorso anno. Si tratta di qualcosa che ci deve fare riflettere: Olivieri non è uno scappato di casa, ma un giovane cresciuto in un club prestigioso, partito dalle giovanili, che ha debuttato in prima squadra in bianconero e che poi ha collezionato 29 presenze e 6 gol nella scorsa stagione con la maglia dell'Empoli".
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