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Inaugurato il centro sportivo "Mamma bella", luogo di incontro e di socializzazione

di Mirto De Rosario 11 Novembre 2022

Un’area recuperata e riqualificata. Uno spazio nuovo, che è e vuole essere un punto di incontro e di aggregazione per giovani e giovanissimi, con un campo di calcetto in superficie di erba sintetica di ultima generazione,

campo di pallavolo, spogliatoi completamente ristrutturati e rinnovati, ampi spazi esterni.

È stato inaugurato negli scorsi giorni, a Campi Salentina, il Centro Sportivo “Mamma Bella”, situato nel comprensorio dell’Oasi di Mamma Bella, delle suore calasanziane. Una struttura che, come detto, si propone come nuovo ritrovo ricreativo, a disposizione non solo del quartiere dove insiste l’istituto, ma di tutta la città.

Il centro sportivo è stato realizzato dall’associazione “Salvatore Calabrese”, un sodalizio di carattere filantropico, attivo da tempo a Campi Salentina, che opera in diversi ambiti sociali. Fu proprio Salvatore Calabrese, alla cui memoria l’associazione è intitolata, medico di straordinarie capacità e benefattore, agli inizi degli anni ‘50 del secolo scorso, a dare il via alla costruzione dell’istituto Mamma Bella. Una realtà che negli anni è divenuta un faro per i campioti, luogo di intenso fermento spirituale e religioso, con la comunità delle suore che da diverso tempo si occupa anche di cura e assistenza di minori e famiglie in stato di necessità. Attualmente l’associazione “Salvatore Calabrese” è presieduta da Luca Calabrese, nipote del fondatore dell’istituto.

Taglio del nastro del nuovo centro sportivo affidato all’arcivescovo di Lecce, Michele Seccia, alla presenza del sindaco di Campi Salentina, Alfredo Fina, dei vertici dell’associazione “Salvatore Calabrese”, della comunità locale delle suore, di numerose autorità, e di tanti cittadini, che non hanno mancato neanche in questa occasione di mostrare affetto e riconoscenza ed attaccamento alle suore. Per la circostanza, a Campi anche la Madre Generale delle calasanziane, suor Anna Lucia D’Ospina.

Costo totale dell’opera, 180 mila euro, interamente finanziati dall’associazione “Salvatore Calabrese”, che si prenderà carico anche della gestione e della manutenzione degli impianti. Tutta la struttura è stata realizzata con il prezioso ed indispensabile aiuto e la collaborazione di maestranze, non solo locali, che hanno operato in economia.