Vincenzo Casilli

Vincenzo Casilli

Redattore, classe 1996, appassionato di musica e di ogni forma di intrattenimento.

"Dove la stampa è libera e tutti sanno leggere, non ci sono pericoli".
(Tronaste Jefferson)

Grande risultato per la Fiorentina, che conquista la Primavera Tim Cup 2020, battendo in finale l’Hellas Verona.

La partita è terminato 1-0, con un goal di Dutu al 55’ che ha di fatto sancito la vittoria dei fiorentini. In squadra anche la punta centrale Samuele Spalluto, 19enne originario di Trepuzzi. Un talento capace di conquistarsi sempre più spazio a suon di gol e prestazioni importanti, dopo diversi mesi di lockdown che avrebbero abbattuto chiunque.

Nato il 15 febbraio 2001 a San Pietro Vernotico, Samuele Spalluto muove i suoi primi passi nella Corvino Academy a Lecce. Il suo percorso prosegue nelle giovanili del Lecce, dove inizia a farsi notare. Tali prestazioni valgono a Spalluto anche l’interesse di un club importante come la Fiorentina. Così a partire da settembre 2016, l’attaccante salentino entra a far parte dell’Under 16 viola.

La grande occasione arriva con la Primavera della Fiorentina, dove Spalluto comincia a giocare con sempre maggiore frequenza ripagando con i gol la fiducia del suo tecnico. La sua gara decisiva è stata quella contro il Genoa valida per gli ottavi di finale di Primavera Tim Cup. Entrato dalla panchina, sigla la doppietta decisiva nei tempi supplementari.

Ed è di questa sera la notizia che la squadra fiorentina vince la Primavera TIM Cup 2020, un risultato al quale certamente anche Samuele, originario di Trepuzzi, ha contributo. Possiamo dire che è un premio alla sua costanza e perseveranza, mostrate anche in momenti più difficili, dove le soddisfazioni sul campo non arrivavano.

Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, intervenuto durante la presentazione alla stampa del nuovo tecnico giallorosso Eugenio Corini, ha spiegato anche i motivi che hanno portato al burrascoso esonero di Fabio Liverani.

«Subito dopo il fischio finale di Lecce - Parma, ha esordito Sticchi Damiani - il mister Liverani ha chiesto di parlare con me e con i due vice Liguori e Adamo, manifestando la sua volontà di rimanere alla guida del Lecce per avviare un nuovo ciclo. Questo nonostante l’interesse di alcune società. Nonostante questo - continua il Presidente - abbiamo deciso di prenderci una notte di riflessione. il giorno dopo confermò tutto. Riferimmo all’allenatore che sarebbe stata necessaria una conferma anche da parte della nuova conduzione tecnica diretta da Corvino. Pantaleo ci disse che si poteva continuare a lavorare con lui e si accordò con l’agente su una proposta triennale con aumento di stipendio.

Sticchi Damiani continua poi: «Siamo sempre stati trasparenti. Dopo tre giorni di lavoro, c’è stato l’accordo su tutto. Lo ribadisco: cifre, durata, collaboratori. Dal momento in cui è stata trovata la quadra si è iniziato a lavorare e organizzare tutto. Bisogna programmare, fare scelte su persone, strutture, organico. Si è lavorato nella quotidianità più assoluta. Il rapporto era pacificamente rinnovato. Dopo di che abbiamo avuto notizie sui suoi tentennamenti, che non conoscevamo. Ho ricevuto una telefonata in cui capivo che tantissime cose stavano venendo meno. Pantaleo Corvino e il sottoscritto poi hanno deciso di non perdere tempo, andando avanti con grande sorpresa anticipando la conclusione di valzer inutili. Il finale era già scritto”.

E come volevasi dimostrare, dopo l’addio con D’Aversa, il club ducale volta pagina e si affiderà a Fabio Liverani dalla prossima stagione.
A dare l’annuncio dell’arrivo di Liverani in panchina è stato direttamente il nuovo direttore sportivo Marcello Carli, che presenta così Liverani: “La scelta è caduta su Liverani che è un giovane con voglia di lavorare ed entusiasmo. Io non ho dubbi su di lui, è stata una scelta mia, c’entra anche questo sulla mia volontà di venire al Parma. Spero che Fabio resti qui qualche anno”.

Dunque, Liverani guiderà il Parma dalla prossima stagione: in giornata dovrebbe arrivare anche la firma ed il comunicato ufficiale del club, che sancisce il nuovo inizio dell’ex tecnico giallorosso.

È ufficialmente cominciata in mattinata l'avventura di Eugenio Corini sulla panchina del Lecce, con la presentazione ufficiale del nuovo allenatore, presso la sede del Palazzo BN a Lecce.

Ad accompagnare il neo tecnico giallorosso, c'erano il presidente del club Saverio Sticchi Damiani e il nuovo responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino.

Ad aprire le danze è stato il Presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, che ha rivelato: "Non pensavo ci saremmo rivisti così presto. I tempi del calcio sono rapidi, siamo qui per presentare il nuovo allenatore, parte di un progetto triennale che abbiamo deciso di varare con Corvino. Termini inflazionati, ciclo, progetto: ho avuto un solo ds e un solo allenatore da quando sono presidente. Oggi ne annunciamo un altro. Si lavora sul medio lungo periodo, non sull’emotività del singolo risultato. Qui si fa un percorso serio: credo che il mister avrà la serenità per svolgere il suo compito. Sono felice della scelta perché ho trovato una persona che rispecchia pienamente il nostro modo di essere, con correttezza e compostezza. Lo ricordo da avversario, nel duello col Brescia in serie B, un squadra che rispecchiava il carattere del suo allenatore. Si è trattato di una soluzione non semplice da raggiungere per il profilo del tecnico rispetto alla serie B, ma ancora una volta abbiamo deciso che si dovesse investire il più possibile su una figura cardine".

La parola al nuovo tecnico giallorosso, che inaura la sua nuova avventura al Lecce subito così: «Sono orgoglioso di rappresentare una terra e un popolo, quello salentino per il quale la passione, l'attaccamento e l'amore sono fondamentali. È stato tutto molto veloce. A questo punto della mia carriera cercavo un'opportunità nella quale ci fosse la massima sinergia con la società e così è in questo caso".

«Quando ho saputo che Liverani non sarebbe rimasto qui, in cuor mio ho pensato che il Lecce mi avrebbe potuto chiamare. Mi è arrivata la telefonata di Corvino e ora eccomi qui, sono orgoglioso di lavorare con questa società, con un d.s. di grande esperienza e di rappresentare il popolo di tifosi giallorossi".

Dopo il burrascoso esonero di Fabio Liverani, l’arrivo di Corini rappresenta per il club giallorosso un nuovo punto da cui ripartire, per la riconquista immediata della Serie A.

Il tecnico lombardo ha firmato un contratto triennale con la società di Via Costadura, che lo porterà a guadagnare circa 500 mila euro netti a stagione e porterà con sé uno staff tecnico composto da quattro collaboratori operativi sul campo.

«In questo momento della mia carriera, - continua Corini - avevo bisogno proprio di una società come il Lecce, che garantisce progettualità, programmazione e sinergia nelle scelte da operare anche sul mercato. Il modulo base sarà il 4-3-3. Saluto Liverani, che apprezzo e che ha lavorato bene. Nel parlare ai giocatori prima dell’allenamento che aprirà il nostro percorso, dirò che resta con noi solo chi ha entusiasmo e voglia di andare in campo e combattere per il Lecce. Chi non se la sente, è giusto che vada altrove".

Sono giorni molto movimentati in casa Lecce, dove in poche ore si sono succeduti due addii importanti, quello del Dott. Giuseppino Palaia, medico sportivo della squadra da quarant’anni, e quello dell’ormai ex allenatore Fabio Liverani, uscito dalla società in modo brusco, con un comunicato alquanto sibillino, ma mica poi tanto.

Nelle ultime ore, però, Liverani ha rilasciato delle dichiarazioni, che gettano ancora di più l’alone del mistero su quanto accaduto e che ha portato alla rottura definitiva.

Sconcertato per l’esonero. Mi riservo di tutelare la mia immagine nelle sedi opportune”, questo il contenuto del messaggio dell’ex tecnico giallorosso, che aggiunge: “Nella giornata di ieri ho appreso con profondo dispiacere e sconcerto dell’esonero deciso dalla Società nei miei confronti. Leggo della telefonata intercorsa tra me ed il Presidente nella mattinata di ieri. Ebbene quella telefonata non  lasciava presagire nulla di quanto poi accaduto, nè in relazione ad i contenuti , nè per come la stessa si è conclusa . Se ci sono profili di responsabilità, per usare le stesse parole indirizzatemi per comunicarmi l’esonero da allenatore, non sono certamente riconducibili alla mia persona”

Il comunicato prosegue:Si è voluto interrompere bruscamente e immotivatamente un rapporto umano e personale – continua la nota – prima ancora che calcistico e professionale, che mi univa ad una squadra, ad una città e ad una tifoseria a cui sono molto legato. Restano per me, al di là di inutili e sterili polemiche, i successi ottenuti sul campo per i quali ringrazio il mio staff ed i miei calciatori. Ho lavorato sempre con impegno e professionalità ed i risultati raggiunti sul campo lo testimoniano. Mi riservo quindi con grande rammarico di tutelare la mia persona e la mia immagine nelle sedi opportune”

Ma cosa c’è dietro alla scelta della società di Via Costadura? Pare che ci sia un accordo (per ora) informale con il Parma, dove il Ds Carli aveva pensato proprio a Liverani per il post Zenga. Nel frattempo, però, l’ex allenatore giallorosso continua ad essere pagato dalla società salentina, con un contratto in scadenza nel 2022, ma con la volontà di prolungarlo fino al 2023.

Corvino avrebbe infatti proposto all’ormai ed allenatore un contratto da circa mezzo milione di euro a stagione, che per la Serie B non è affatto male, con un rinnovo automatico in caso di promozione con ingaggio di circa 1 milione e duecento mila euro. Le cifre sarebbero confermate anche dal noto giornalista sportivo ed esperto di calciomercato Alfredo Pedullà.

Resta quindi per ora irrisolta la questione legata al contratto dell’ex tecnico giallorosso, ma ciò che appare improbabile è che la società, insieme al suo presidente Sticchi Damiani, debba continuare a pagare un allenatore che non voleva restare.

 

Le ultime sul calciomercato

Dopo l'addio di Liverani, però, il mercato del Lecce comincia a entrare nel vivo. È, infatti, fatta per Marcin Listkowski, centrocampista polacco, classe 1998.

II giocatore sarà a Lecce lunedì prossimo per le visite mediche di rito, e subito dopo si unirà ai suoi nuovi compagni per il ritiro precampionato. Mezzala con compiti offensivi, è titolare nella massima categoria polacca, dove quest'anno ha disputato 32 partite con la maglia del Pogon Stettino, realizzando 2 reti.

Sono ore di grandi scossoni all’interno dell’U.S. Lecce, dove in poche ore è stato esonerato dall’incarico il tecnico Fabio Liverani e il Responsabile dell’area sanitaria giallorossa Giuseppe Palaia, che si è dimesso per rotture derivanti da rapporti non idilliaci con il tecnico giallorosso.

Il dottor Peppino Palaia è stato costretto, per la seconda volta in carriera, a dire addio al Lecce e lo ha fatto annunciando la fine del suo rapporto con la società giallorossa, iniziato nel lontano 1977, attraverso una mail inviata a tutte le redazioni. Queste le sue parole, in un comunicato stampa:

"In data 18-08-2020 si è concluso il mio rapporto di collaborazione, in qualità di responsabile sanitario, con l’ U.S. Lecce per espressa volontà del sig. Fabio Liverani, responsabile tecnico, che ha addotto presunti contrasti tra di noi, se contrasti possono ​chiamarsi le dispute per la gestione degli atleti infortunati così numerosi come mai nella mia quarantennale carriera di medico da campo.
Ringrazio la società, che mi ha proposto ruoli alternativi, che non si confanno col mio modus operandi, ringrazio il presidente, i vicepresidenti e tutto il consiglio di amministrazione per l’affetto e stima dimostratami.

Un ringraziamento particolare va ai tifosi, soprattutto ai ragazzi della Nord, che in quasi quarant’anni mi hanno supportato come professionista e come uomo in particolari momenti della mia vita."

E come un fulmine a ciel sereno, arriva in giornata l’esonero anche del mister Fabio Liverani, che a pochi giorni dall’inizio del ritiro, viene sollevato dall’incarico dalla società giallorossa.
Ecco il comunicato:


L’U.S. Lecce S.P.A. comunica di aver sollevato in data odierna dall’incarico di tecnico della prima squadra il Sig. Fabio Liverani. Con riferimento ai rapporti di lavoro intercorrenti con il tecnico su menzionato l’US Lecce riserva ogni opportuna valutazione in ordine ad eventuali profili di responsabilità”.

Intanto la società, in una nota prende atto della decisione dell’ormai ex Palaia:

L'U.S. Lecce prende atto delle dichiarazioni odierne del Dott. Palaia e, pur non condividendone la forma, il tono e le valutazioni riferite alle condotte di altri tesserati, lo ringrazia per la preziosa attività svolta e gli augura le migliori fortune professionali”.

Nel frattempo, è stata definita la lista dei giocatori che dovranno trovarsi in sede entro le ore 19 di domenica 23 agosto per l'inizio della preparazione. Questo​ l’elenco:

PORTIERI:
Bleve Marco, Gabriel Vasconcelos Ferreira, Vigorito Mauro

DIFENSORI:
Benzar Romario, Calderoni Marco, Gallo Antonino, Lucioni Fabio, Meccariello Biagio, Monterisi Ilario, Riccardi Davide, Rispoli Andrea, Rossettini​ Luca, Vera Bryant

CENTROCAMPISTI:
Majer Zan, Mancosu Marco, Petriccione Jacopo, Shakhov Ievgenii, Tachtsidis Panagiotis, Tsonev Radoslav

ATTACCANTI:
Dubickas Edgaras, Falco Filippo, Felici Mattia, Lo Faso Simone

È ufficialmente iniziata l’era Corvino per l’U.S. Lecce: una nuova ripartenza che getta le basi per una grande stagione per i giallorossi, che ripartono dalla Serie B, ma con un progetto già ben definito.

A quindici anni di distanza dall’ultima volta, l’ex direttore sportivo di casa Fiorentina, torna a Lecce, per contribuire alla crescita del club di Saverio Sticchi Damiani.

A presentare alla stampa, riunita questa mattina a Lecce, Pantaleo Corvino è stato proprio il Presidente del club, Sticchi Damiani, illustrando il nuovo progetto della società: “Per anni abbiamo inseguito i risultati: prima il salto di categoria, poi la salvezza in Serie A. Abbiamo destinato le nostre risorse principalmente alla prima squadra, ora è arrivato il momento di crescere e mirare sempre più in alto. Portare a Lecce una figura come Corvino, con 50 presenze nelle coppe europee e 3 vittorie in Serie B in altrettanti campionati disputati, è una vera e propria forzatura. Aveva interlocutori ben più importanti rispetto a noi, ma l’amore per la squadra della sua terra l’ha convinto a sposare il nostro progetto”.

E sui prossimi obiettivi, dichiara: “Vogliamo arricchire e consolidare il club, investendo sui giovani e provando a crescere con le loro cessioni. Corvino, in questo, è il migliore in Italia: un cavallo di razza, un vero fuoriclasse”.

 

La parola al nuovo DS dell’U.S. Lecce, Corvino, che dichiara: “Sono emozionato, può sembrare una frase di circostanza ma non lo è, chi mi conosce sa che difficilmente uso la retorica. Ringrazio la società per questa opportunità, da 45 anni sono in questo mondo ma non mi piace guardarmi alle spalle. Preferisco concentrarmi sul presente e ragionare sul futuro. Scendere in Serie B non è surreale, nella mia vita ho sempre scelto con il cuore, senza pensare ad altro. Così è stato, dalla Terza Categoria alla Champions League: se una società mi trasmette fiducia, io non la tradisco. In più, non ho mai dimenticato le mie radici e sono rimasto legato nel tempo al mio territorio”.

Sul nuovo progetto, Corvino ha le idee chiare:

L’idea è di condividere il progetto tecnico con l’allenatore che avrò al mio fianco. Le mie caratteristiche sono sempre state quelle di un responsabile dell’area tecnica, che si prende le responsabilità e che vuole arrivare agli obiettivi che si prefigge. Mi prepongo l’obiettivo di seguire a 360° gradi l’area tecnica della prima squadra e del settore giovanile. Al presidente ho ribadito che oltre alla prima squadra c’è l’obiettivo relativo al settore giovanile, che per me è importante. Chi mi ha conosciuto sa che i tifosi sono stati sempre miei concittadini, gli ho sempre ritenuti la mia gente. Cercherò di dare il meglio, di dare più di quanto ho dato finora, perché so che lo farò per la mia gente, per la mia tifoseria e per la mia proprietà. Io lavoro per un obiettivo, al presidente ho detto di non darmi fretta, bisogna essere onesti e sinceri con i tifosi. Non mi piace promettere l’irrealizzabile, ma il mio obiettivo è questo: darò tutte le mie forze per lasciare un Lecce come e dove l’ho lasciato nel 2005“.

Poi parla del mister, Fabio Liverani: “Con Liverani ho già parlato e guardo quello che c’è già in dote in una società. Le mia valutazioni sono molto positive sul mister. Io ho dei difetti e il mio compito è esaltare i pregi e diminuire i difetti. Anche i miei. La piena fiducia va a chi deve guidare la barca. Siamo in linea, ho ascoltato e preso atto di quello che ci siamo detti. Ci dobbiamo però guardare tutti negli occhi, chi rimarrà a Lecce dovrà essere contento di farlo”.

Infine anche un messaggio per i “suoi” tifosi: “Sul mio rapporto con i tifosi si potrebbero scrivere due libri. Quelli di Lecce sono i miei tifosi, quando hai un rapporto d’amore qualcosa può succedere. Torno indietro di 15 anni e ho avuto anche bei striscioni e lo stesso affetto l’ho riversavo per fare il meglio. Poi non sempre fai bene ma loro lo hanno sempre capito, dato il cuore per questa maglia. Se ho dieci giocatori in prestito faccio fatica a far capire quanto vale la maglia del Lecce. Se sono nostri invece farò capire quanto vale la maglia del Lecce”.

Pantaleo Corvino è il nuovo Responsabile dell’Area Tecnica Unione Sportiva dell’U.S. Lecce, che ha comunicato stamane di avergli affidato l’incarico, che decorrerà dalla stagione sportiva 2020/2021 e avrà durata triennale. 

Il Direttore sarà presentato alla stampa lunedì 10 agosto 2020 alle ore 11 presso il Palazzo Banco di Napoli in Lecce.

Il DS torna al Lecce 15 anni dall'ultima volta, dopo averla lasciata nel 2005: si devono a lui le prestazioni di Mirko Vucinic, Valeri Bojinov e Chevanton, bomber mai dimenticato dai giallorossi.

Il Lecce riparte dalla Serie B con un progetto ben chiaro: sarà compito della società, insieme anche ai tifosi, riportare la squadra in Serie A e le premesse sembrano esserci tutte.
Pantaleo Corvino prende il posto di Mauro Meluso, che ha rescisso il contratto il 5 agosto, dopo essere arrivato a Lecce nel giugno 2016, contribuendo al triplo salto dalla C alla serie A nel nuovo corso giallorosso targato Saverio Sticchi Damiani.

Dopo la vittoria dei giallorossi sull’Udinese per 2-1, con la conseguente sconfitta dei gialloblu contro il Sassuolo, tutto è ancora da decidere: l’ora della verità scoccherà domenica al fischio d’inizio dell’ultima giornata di campionato di Serie A.

Il Lecce di Liverani affronterà il Parma di Roberto D’Aversa, in una gara al cardiopalma al Via del Mare. I giallorossi tentano l’impresa, dopo la vittoria contro i bianconeri, decisa dal calcio di rigore, questa volta andato a buon fine, di Marco Mancosu e il goal negli ultimi minuti del bomber Gianluca Lapadula, uscito subito dopo per un infortunio, di cui ancora non si conoscono i dettagli, e che potrebbe mettere a rischio l’ultima di campionato per l’attaccante giallorosso.

Il Genoa, travolto dal Sassuolo per 5-0, disputerà l’ultima di campionato contro l’Hellas Verona.

I rossoblu cercano una vittoria per mettere la parola fine, così come i giallorossi, che sperano in un pareggio o in una sconfitta degli uomini di Nicola.

Donati: “Meritiamo di lottare fino all’ultimo per salvarci”

Giulio Donati, difensore del Lecce, ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine di Udinese-Lecce. Queste le sue dichiarazioni:

Felice per il gruppo, meritiamo di giocarcela fino in fondo. Con tutti i nostri limiti diamo tutto, è stato un campionato difficile. Vincere e avere ancora la speranza viva è un premio che dobbiamo cercare di portare a casa domenica. Abbiamo visto la sconfitta del Genoa e ci abbiamo creduto. Siamo contenti della prestazione ma ancora non abbiamo fatto nulla. Noi contro il Parma dovremo pensare solo a noi stessi per cercare di portare a casa la vittoria”.

Il tecnico dei giallorossi Liverani, invece, parla dell’eventuale salvezza del Lecce come la sua più grande impresa in carriera. Ai microfoni di Sky Sport, dichiara: “Quando una squadra come la nostra gioca questo calcio vuol dire che ha qualità e cuore e crede in quello che fa. Le difficoltà post-lockdown sono state devastanti, però questa squadra ha qualcosa nell’anima. Credo nell’anima e credo nel cuore, credo nelle favole e credo che il calcio possa regalare storie inaspettate. Alcuni dei miei ragazzi tre partite in una settimana non le hanno fatte mai neanche all’oratorio. Per il nostro lavoro credo sia giusto arrivare a giocarci tutto negli ultimi 90 minuti. Salvare il Lecce sarebbe la mia impresa più grandi, abbiamo avuto grandi difficoltà”.

E continua: “Non possiamo preparare le partite sul campo, lavoriamo molto nelle riunioni tecniche con lo staff dedicando tante ore sui dati nostri e degli avversari. Ringrazio lo staff perché è molto sotto pressione in questo momento. Il campionato italiano è stupendo, all’ultima giornata ci sono tanti verdetti aperti. Il nostro calcio ha ritrovato credibilità perché si gioca e nessuno regala niente a nessuno. La sfida Genoa-Lecce è bellissima per gli appassionati di calcio”.

Dopo l’ultima vittoria contro il Brescia, il Lecce di Liverani è tornato a crederci: tre punti vitali per i giallorossi, che però sono serviti a ben poco, se non per far rimanere acceso quel fuoco che con fatica rimane vivo. Accanto alla vittoria dei salentini, infatti, ha trovato tre punti anche il Genoa di Nicola, rimanendo a +4 dal Lecce.

Diventa imprescindibile, quindi, per la squadra di Liverani vincere domani a Bologna per continuare a sperare nella salvezza. Anche il calendario sembra sorridere ai salentini: i rossoblu dovranno infatti scontrarsi con l’Inter di Antonio Conte questa sera alle 19:30.

Bologna-Lecce sarà trasmessa sul canale satellitare DAZN1, su Sky, per coloro che hanno aderito all'offerta Sky-DAZN.

Liverani: «A Bologna con la fame di chi vuol raggiungere un obiettivo»

Il tecnico del Lecce, Fabio Liverani, è intervenuto in conferenza stampa in vista della partita di domani, dichiarando:

Sappiamo di avere a disposizione un solo risultato, lo sapevamo già dopo aver perso lo scontro diretto di Genova. Noi dobbiamo fare il nostro dovere e provare a vincerle tutte: questo deve essere lo spirito, partita per partita. Abbiamo una gara difficile contro il Bologna, due settimane fa ha vinto a San Siro contro l'Inter e vuol dire che ha qualità. Ha un allenatore bravo, preparato... Noi andremo lì con rispetto e l'umiltà di chi sta dietro, ma anche con la fame di chi deve raggiungere l'obiettivo".

E continua: "Sarebbe un errore se oggi pensassimo ancora agli altri. Il loro risultato non può influire, dipende da noi. Le partite ogni tre giorni si vivono su disattenzioni, sulla mancata concentrazione. Ricaricare ogni tre giorni è una cosa difficile, soprattutto per chi non è abituato come noi. Sarà una sfida con temperature calde, la gestione della gara dovrà essere di grandissimo livello".

Le probabili formazioni

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Mbaye, Danilo, Denswil, Dijks; Medel, Dominguez; Orsolini, Soriano, Sansone; Barrow.

LECCE (4-3-2-1): Gabriel; Rispoli, Lucioni, Paz, Donati; Mancosu, Petriccione, Barak; Falco, Saponara; Lapadula.

 

Sono passati solo tre giorni dalla gara-salvezza contro il Genoa, persa per 2-1, ma il Lecce ci crede ancora: stasera affronterà il Brescia di Diego Luis López in uno scontro diretto che ha il sapore di riscatto per la squadra di Liverani.

Dentro o fuori: nessun’altra chance per i giallorossi, che stasera decidono le sorti di un intero campionato: dentro per continuare a credere nel sogno della salvezza, fuori significherebbe una sconfitta definitiva, che porterebbe il Lecce ad “arrendersi” nella lotta per restare nel massimo campionato italiano.

Il match tra Lecce e Brescia, con fischio d’inizio previsto alle ore 21:45, sarà visibile in diretta tv su Sky, sul canale 255 di Sky Sport. In diretta streaming la gara sarà visibile su Sky Go.

Liverani: «Con il Brescia è una finale»

Il mister dei giallorossi, Fabio Liverani, ha dichiarato: “Non è semplice ripartire, ma non abbiamo tempo per pensare ad altro. Quella contro il Genoa era una partita fondamentale, lo abbiamo detto, ma credo che quella contro il Brescia è la definitiva. Con le rondinelle è una finale. Se non si vince i sogni possono quasi svanire, invece se si vince il fuoco si tiene acceso molto bene. Cosa penso della partita di domenica scorsa? C’è rammarico perché avevamo la gara in mano, la gestivamo. Non avevamo pensieri di subire nel secondo tempo. Gli eventi non ci hanno premiato, ma tornare indietro non serve a nulla. Dobbiamo mettere da parte il Genoa come tutte le altre e dobbiamo pensare al Brescia. La squadra sa che deve conquistare la vittoria rispettando gli avversari con grande umiltà. Bisogna vincere, dobbiamo fare una partita attenta. Anche i nostri avversari si giocano un lumicino di possibilità. Noi dobbiamo avere qualcosa più degli altri, tecnicamente, tatticamente di testa e di cuore. Con il Brescia è come tornare indietro alla scorsa stagione. Quest’anno abbiamo perso a Brescia la più brutta partita della stagione. Lì c’è stato il peggior Lecce. Vogliamo cambiare la nostra storia, il nostro cammino e la squadra farà una partita determinata. Non ho dubbi su questo. La pazienza in questi momenti è indispensabile. Bisogna sapere quando attaccare, quando non osare. E’ normale perdere lucidità e concentrazione, ma bisogna limitare gli sbagli Non c’è più tempo per recuperarli”.

Sul fronte infortuni, Liverani dichiara: “Calderoni sta recuperando abbastanza bene, verrà via con noi per la prossima. Babacar e Farias erano sfiniti a livello muscolare. Vanno valutati fino all’ultimo minuto, dopo 48 ore è problematico valutare. Ci prendiamo il tempo fino al prepartita e vedremo la scelta più vantaggiosa nell’immediata vigilia. Gli errori dal dischetto di Mancosu? Abbiamo fatto una chiacchierata con lui. Marco è il simbolo del Lecce, lo è per attaccamento, per qualità, per crescita, per cuore, per giocate. Questa città e questa società è maturata in modo pari a Marco. Sembra una crescita parallela. Deve essere sereno ed essere soddisfatto di ciò che ha fatto. Deve preferire se continuare a calciare i rigori, se lasciargli a un compagno, ma tutto con tranquillità. Uno, due errori non cancellano ciò che sei dentro al campo. Ha lottato, ha fatto una bella sfida, ha trovato il gol dell’1-1. Deve essere soddisfatto per quello che sta facendo. Quello che posso dire è che il Lecce lotterà fino all’ultimo secondo, ma contro il Brescia capiremo se avremo la possibilità. Dipende da noi e dobbiamo vincere la partita per capire se lo potremo fare”.

Le probabili formazioni

 

Lecce (4-3-2-1): Gabriel; Rispoli, Paz, Lucioni, Donati; Majer, Petriccione, Barak; Mancosu, Saponara; Lapadula.

 

Brescia (4-3-1-2): Joronen; Sabelli, Chancellor, Papetti, Mateju; Dessena, Tonali, Bjarnason; Zmrhal; Donnarumma, Torregrossa.

 

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